Acea: entra in servizio idrico Sicilia, vince gara Aretusacque


Acea rafforza la propria leadership nell’idrico, ampliando la sua presenza nel territorio italiano, dove già conta oltre dieci milioni di utenti serviti: alla gestione già consolidata in sei regioni, si aggiunge ora anche la Sicilia, realtà che necessita di significativi investimenti nel settore dell’acqua. È quanto si legge in una nota della società.
L’Assemblea Territoriale Idrica di Siracusa (Atis), infatti, con provvedimento n. 2 del 6 settembre 2024, ha proceduto all’aggiudicazione a favore del raggruppamento temporaneo di impresa (Rti) – formato da Acea Molise (100% Acea) e dalla società Cogen – della gara per la selezione del socio privato di Aretusacque spa, società mista che sarà partecipata al 51% dai Comuni del territorio.La società – spiega la nota – si occuperà della gestione del Servizio Idrico Integrato (SII) di 19 comuni nella provincia di Siracusa, la concessione avrà una durata di 30 anni a decorrere dal suo avvio. La gara ha un valore stimato di oltre 1,2 miliardi e riguarda la gestione di circa 2.000 km di rete idrica, di circa 1.300 km di rete fognaria, di 166 mila utenze idriche, pari a 390 mila abitanti serviti. Gli investimenti previsti in gara ammontano a 366 milioni di euro.
“Siamo soddisfatti dell’esito della gara che ci permette di crescere nel nostro business di riferimento con l’ingresso in una nuova grande regione come la Sicilia – ha dichiarato Fabrizio Palermo, amministratore delegato e Direttore generale di Acea – rafforzando la leadership del settore in Italia, in linea con la strategia del nostro piano industriale. La competenza e la professionalità delle nostre persone, insieme alla gestione industriale delle infrastrutture, e l’esperienza maturata nella collaborazione con soci pubblici ci permetteranno di migliorare l’efficienza e la qualità del servizio idrico a favore di Siracusa e dei Comuni gestiti dal Servizio Idrico Integrato, dei cittadini e delle imprese, favorendo l’utilizzo consapevole della risorsa idrica e la sua tutela in periodi di crescente scarsità d’acqua come quelli attuali”. (AGI)