Incassati i successi per queste categorie, il grosso della campagna vaccinale è tutto da realizzare. Solo un italiano su 6 oggi ha ricevuto la prima dose di vaccino anti-Covid. Preoccupa soprattutto che tra i 70-79enni, ovvero coloro che sono più a rischio, quelli che hanno ricevuto la prima dose sono il 30,14%, quelli che hanno avuto entrambe le dosi appena il 3,4%. Mentre 4,2 milioni di persone appartenenti a questa fascia d’età sono ancora in attesa della prima. Tra gli obiettivi più ardui del governo c’è quello di somministrare entro giugno “la prima dose al target sopra i 60 anni, dove si sono concentrati il 95% dei decessi”.
Eppure l’obiettivo, ribadito dal commissario per l’emergenza, Francesco Paolo Figliuolo, resta quello di vaccinare ogni giorno mezzo milione di persone. Per riuscirci, però, è fondamentale che sia rispettato il calendario delle forniture.
Tra dicembre e marzo sono arrivate 14 milioni di dosi, da qui a giugno dovremmo riceverne oltre il triplo, sempre stando alle previsione del commissario Figliuolo. Ma il ritmo con cui si procederà a immunizzare gli italiani dipenderà molto dalle valutazioni dell’Ema sul siero Johnson & Johnson, attese per martedì.