Roma, 5 mar. – Cosa accadrà nel centrodestra e nel governo se la coalizione perde in Abruzzo come è avvenuto in Sardegna? “Non accadrà niente di niente, anche perchè in Abruzzo vinciamo. Le condizioni di questa consultazione sono assolutamente diverse rispetto a quelle che c’erano in Sardegna. Se lì si fosse votato con il sistema abruzzese, che non contempla il voto disgiunto, avremmo vinto noi”. Lo dice il vicepremier di Forza Italia, Antonio Tajani, in un’intervista a “Il Messaggero” parlando del voto di domenica prossima. “E comunque in Abruzzo, nei miei giri elettorali – aggiunge il segretario di Forza Italia – e stando alle notizie che mi arrivano e alle manifestazioni che vedo, molto partecipate e convinte, c’e’ entusiasmo per il centrodestra e per il bis di Marsilio. Noi di Forza Italia puntiamo ad ottenere lo stesso risultato delle ultime politiche”.
Quanto agli equilibri tra i partiti del centrodestra “a me non interessa arrivare primo, secondo o terzo. Mi interessa – spiega – recuperare il voto moderato per un movimento politico, Forza Italia, cristiano, liberale, garantista, europeista e atlantista, riformista e non ideologico perche’ pragmatico e concreto”.
Secondo Tajani si “sbaglia” chi crede che “Forza Italia possa fare una corsa contro i propri alleati. Noi abbiamo ben chiaro il senso della partita: l’obiettivo non e’ superare la Lega ma allargare i confini del centrodestra. Se FdI e Lega prendono molti voti, siamo contenti. La competizione e’ con la sinistra e non tra di noi”.
Quanto al Pd, “Elly Schlein ha spostato molto a sinistra il suo partito e sta recuperando voti a sinistra. Cio’ significa che lascia spazio a Forza Italia. Quello spazio che esiste, e non e’ piccolo, tra il Pd e Meloni. In ogni caso – conclude Tajani – sono molto fiducioso per l’Abruzzo e anche per la Basilicata e per le elezioni europee di giugno”.