È il bilancio stilato da Save the Children in una ricerca secondo cui in Siria, circa 2 genitori su 3 dicono che i propri figli vivono in uno stato di “tristezza”
AGI – A un anno dal terremoto che ha devastato la Turchia e la Siria, un bambino su tre è ancora senza casa. È il bilancio fatto da Save the Children in una ricerca secondo cui in Siria, circa 2 genitori su 3 dicono che i propri figli vivono in uno stato di “tristezza”, 1 su 3 che i bambini hanno incubi o difficoltà a dormire, mentre in Turchia 1 famiglia su 2 ha evidenziato cambiamenti nello stato psicologico o nel comportamento dei propri figli, quasi la metà dei quali ha mostrato segni di ansia, e 1 su 5 un comportamento aggressivo.
L’Organizzazione in questo periodo ha raggiunto oltre 980 mila persone in Turchia e in Siria, di cui più di 500 mila bambini.
Nel febbraio del 2022 due fortissimi terremoti e le numerose successive scosse di assestamento in Turchia e in Siria hanno ucciso oltre 56.000 persone e hanno provocato milioni di sfollati, tra questi circa 6,2 milioni di bambini.
In Turchia circa 2,4 milioni di persone, tra cui 660.000 bambini, sono stati costretti a lasciare le loro case per trasferirsi in insediamenti temporanei, vivendo in tende e container. Un anno dopo, oltre 761.000 persone, tra cui 205.000 bambini, sono ancora senza casa. In Siria i bambini sopravvissuti al terremoto hanno dovuto affrontare una crescente crisi economica e una nuova escalation del conflitto, che ha danneggiato ulteriormente scuole e centri sanitari. Migliaia di persone sono ora senza accesso a un riparo e senza cibo, mentre gran parte dell’assistenza da parte del Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite nelle aree colpite dal terremoto è stata sospesa.