A Roma presentato Adriano, primo dipendente robot della P.A.


È stato presentato dalla Camera di Commercio di Roma, presso il Tempio di Vibia Sabina e Adriano, il primo dipendente robot della Pubblica Amministrazione. Il suo nome è Adriano e accoglierà e informerà i visitatori della prestigiosa sede dell’Istituzione economica della Capitale. Il robot è stato chiamato così per omaggiare il Tempio e l’imperatore Adriano. Il progetto durato 18 mesi ha comportato un investimento di 137mila euro. “Oggi a distanza di 2000 anni Adriano è tornato protagonista di questa sala sotto forma di un robot”, ha affermato il presidente della Camera di Commercio di Roma, Lorenzo Tagliavanti. “Le funzioni sono quelle di raccontare cos’è il Tempio di Adriano e dare delle informazioni di base della Camera di Commercio”. Il robot umanoide impiega all’incirca un’ora per ricaricarsi e ha un’autonomia di circa 2-3 ore con un’interazione continua. Ha una sua postazione di ricarica verso la quale si dirige autonomamente quando la batteria sta per esaurirsi. “Per realizzare questo robot c’è stata una grande concentrazione di talenti tecnologici italiani: Genova, Pisa, Roma, Napoli che hanno potuto realizzare un prototipo veramente molto interessante – ha continuato il presidente – Questo ci fa ben sperare perché sappiamo che una delle grandi sfide del nostro Paese è proprio la capacità di noi italiani di utilizzare le nuove innovazioni che sono essenziali non solo per la vita, ma anche per creare nuovi posti di lavoro”. L’umanoide Adriano è in grado di interagire in modo sicuro, cioè è capace di stringere la mano e sapere quando fermarsi. Presente alla conferenza stampa anche Guido Scorza, componente del Collegio del Garante per la protezione dei dati personali, che considera “prezioso” l’esperimento di Adriano. “Uomini e macchine interagiranno tra loro nella dimensione fisica e nella dimensione digitale. Dobbiamo sperimentare perché non c’è una soluzione diversa per capire quello che accadrà”, ha spiegato. “È difficile immaginare che per legge si possano regolamentare ex ante queste interazioni senza averle messe alla prova”. (AGI)
RMK/PGI