A Roma giù la temperatura dei termosifoni di 2 gradi contro il caro bollette


AGI – Roma prova ad affrontare l’impatto della crisi energetica scatenata dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.

La prossima settimana è attesa una ordinanza del sindaco Roberto Gualtieri che disporrà di abbassare di 2 gradi gli impianti di riscaldamento di edifici pubblici ed abitazioni private.

Allo studio anche l’ipotesi di spegnere i termosifoni con una o due settimane di anticipo, ad inizio aprile dunque, se l’arrivo anticipato della primavera lo consentirà.

Più simbolica che sostanziale per i consumi l’opzione di spegnere alcuni monumenti cittadini per chiedere uno stop immediato del conflitto. Il rincaro delle materie prime costera’ al Campidoglio 50 milioni in più.

Ma nei prossimi giorni verrà vagliato anche il peso per le partecipate, a partire dai Bus Atac, e anche per i mezzi Ama.

Il pacchetto con le prime misure per contenere il conto energetico è stato analizzato oggi da Gualtieri assieme agli assessori al Bilancio Silvia Scozzese, all’Ambiente Sabrina Alfonsi, alle Infrastrutture e ai Lavori Pubblici Ornella Segnalini, all’amministratore delegato di Acea Giuseppe Gola e altre strutture tecniche.

Le linee guida prevedono di ridurre di circa due gradi la temperatura degli impianti di riscaldamento negli edifici pubblici e privati.

E poi un possibile anticipo dello spegnimento del riscaldamento, che sarà oggetto di valutazione rispetto al meteo. Il piano comprenderà anche una indicazione rivolta a tutti i dipendenti e dirigenti del Campidoglio e delle società partecipate per chiedere la massima attenzione nello spegnimento rigoroso, al termine degli orari di lavoro, delle luci, i PC e le fonti di energia.

“Abbiamo analizzato il piano tecnico con l’impatto sul costo dell’energia di questa crisi, le possibili soluzioni. Abbiamo definito una strategia di risparmio. È stato definito un pacchetto di misure, gli uffici ci stanno lavorando per ridurre l’impatto per le casse comunali e le famiglie”, spiega Gualtieri. Che aggiunge: “È stato stimato un costo aggiuntivo di 50 milioni per le casse comunali, più quello per le famiglie.

Ad inizio della prossima settimana vareremo queste misure. Faremo la nostra parte e chiederemo anche ai romani di farla, perché anche i piccoli gesti dei singoli non sono simbolici ma contano”.

Il Campidoglio lavora anche ad una campagna di comunicazione rivolta a tutta la cittadinanza per sensibilizzare le romane e i romani al risparmio energetico, accompagnata allo spegnimento simbolico di alcuni monumenti. 

Source: agi