A Perugia è stata brevettata la stampante ‘Covid-free’


(AGI) Menù, cataloghi e libri che possono passare di mano in mano senza il rischio di contagio. Una tipografia con sede a Perugia, la Graphic Masters, ha brevettato un nuovo tipo di stampante totalmente ‘antibatterica’ dal nome ‘Happy touch’. Un’idea nata nel pieno del lockdown, quando i due soci fondatori, Enzo Guazzarini e Giuseppe Cellini, si interrogavano su un modo per mandare avanti la produzione senza subire i contraccolpi della pandemia. La risposta è stata applicare le nuove esigenze di sanificazione alla stampa tradizionale, per andare incontro alle necessità di hotel, ristoranti, musei, che ormai da un anno sono costretti ad utilizzare stampati usa e getta.

Una ‘stampa protettiva’

Per garantire la massima sicurezza senza però sprecare carta, nasce quindi questo tipo di ‘stampa protettiva’, che può essere utilizzata sia per semplici brochure che per il mondo del packaging. Questo attraverso l’impiego di prodotti sanificanti e additivi chimici inseriti nella macchina, nel liquido di bagnatura e nella finitura sopra il foglio, in grado di creare una barriera protettiva inospitale per le particelle infettive. “Succede in questo modo che se prendo un foglio, anche se sulla mia mano c’è un batterio o un virus, quando lo passo a un’altra persona, questa non rischierà di contrarlo, perché il prodotto risulterà totalmente sanificato”, spiega Enzo Guazzarini

Utilizzata per il catalogo di una mostra su Raffaello

Con ‘Happy touch’ è già stato stampato un catalogo: quello della mostra di CariPerugia Arte “Raffaello in Umbria e la sua eredità in Accademia”, che si è tenuta a Palazzo Baldeschi, a Perugia, tra ottobre e gennaio, realizzato da Fabrizio Fabbri editore. Un libro che poteva essere sfogliato da più visitatori in modo del tutto ‘Covid-free’. “La durata della protezione è lunga – spiegano i titolari dell’azienda – a dicembre abbiamo analizzato nuovamente questo prodotto realizzato a settembre e risultava ancora totalmente sanificato”.

L’obiettivo della tipografia, è applicare questa nuova tecnologia agli ambiti più disparati: non solo per i depliant di musei e fiere, hotel e ristoranti, ma anche per i libri utilizzati dai bambini nelle scuole e soprattutto per pacchi di qualsiasi tipo, a partire dai prodotti che nei negozi vengono toccati da molte persone. “Per ora non ci sono altre aziende che hanno brevettato una tecnologia simile – sostengono – stiamo cercando di promuoverlo e l’interesse è notevole, soprattutto per i nostri clienti editori all’estero, dove c’è maggiore richiesta e sensibilità verso i prodotti sicuri e sanificati. Ci sembra un buon progetto – concludono – che ci consente di continuare a lavorare e di guardare al futuro”.