AGI – Al vertice G20 di Matera è scontro a distanza fra Usa e Cina sulla gestione dei vaccini anti Covid per uscire dalla pandemia. Serve una “distribuzione equa, dobbiamo portare più vaccini in più Paesi”, ha affermato il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, rivolgendosi ai ministri degli Esteri del gruppo. E il multilateralismo, ha aggiunto, “è la chiave per uscire da questa crisi globale”.
In collegamento video, il ministro cinese Wang Yi, ha risposto dicendo che “i Paesi che possono fornire vaccini anti Covid devono evitare restrizioni all’esportazione o un eccessivo accumulo di dosi e dare un contributo per eliminare il ‘divario di immunizzazione‘”.
Wang Yi ha quindi sottolineato che la Cina ha fornito oltre 450 milioni di dosi di vaccino anti Covid a circa 100 Paesi. Il ministro cinese ha poi criticato gli Usa e altri Paesi sull’uso della parola “multilateralismo”: “Non è uno slogan altisonante e tantomeno può essere uno strumento per l’attuazione di azioni unilaterali”, ha osservato sollecitando i suoi omologhi a opporsi al “gioco a somma zero”.
“Un vero multilateralisno”
“Dovremmo dare l’esempio e assumere la guida nella pratica del vero multilateralismo”, ha affermato Wang, chiedendo ai Paesi del G20 di “unirsi nell’apertura e nell’inclusione e di opporsi alla chiusura e all’esclusività“.
Una presa di posizione che, almeno in parte, trova una spiegazione nella diffidenza espressa da alcuni leader e organismi occidentali nei confronti dei vaccini ‘Made in China’. Nel suo intervento, Blinken ha ricordato l’impegno degli Stati Uniti per il programma Covax, con uno stanziamento di 2 miliardi di dollari.
Il tema del multilateralismo è stato toccato anche dal ministro degli Esteri italiano, Luigi Di Maio, che oggi a Matera ha fatto gli onori di casa: “L’Italia sostiene un multilateralismo efficace e un ordine internazionale basato sulle regole, con le Nazioni Unite al centro”, ha detto aggiungendo che “la leadership dell’Onu è il cardine di un ‘sistema multilaterale efficace’, fondato su obiettivi e valori comuni”
Source: agi