Ispirato dal precedente storico del più imponente caso di trasporto pubblico a carico dello Stato di tutta la Seconda Guerra Mondiale, il sindaco (socialista) di Dunkerque ha preso una decisione che farà clamore: trasporti pubblici gratuiti tutti i giorni, 24 ore su 24. E la città industriale del nord della Francia, con i suoi 200 mila abitanti, stabilisce il primato del più grande centro ad optare per la gratuità della mobilità in un’Europa dove i tedeschi, si sente dire, la fanno da padrone con la loro austerità di bilancio.
Un’iniziativa economica e ambientale finanziata dalle amministrazioni locali di 18 comuni e dall’imprenditoria. “Sorridete, è gratis” è lo slogan che annuncia la novità, in vigore su bus dall’inizio del mese, dopo un periodo di prova di tre anni nei soli week-end.
L’epopea di Dunkerque
Dunkerque (Dunkirk per gli inglesi) fu teatro nel 1940 di una imponente operazione di sgombero di un immenso corpo di spedizione inglese che a fianco di unità dell’esercito francese e di quello belga cercò di bloccare l’avanzata dei panzer nazisti in Francia. Ma questi ultimi sfondarono sulla Mosa e isolarono in una sacca, in condizioni strategiche per loro vantaggiosissime, centinaia di migliaia di militari nemici. Sarebbe stato un massacro. Churchill decise lo sgombero dall’unico porto ancora funzionante sul lato francese della Manica.
Per una settimana, dal 27 maggio al 4 giugno, 850 imbarcazioni di tutti i tipi (militari per lo più, ma anche pescherecci e persino natanti da pochi metri) fecero la spola tra le due rive del Canale riuscendo a trasbordare verso la salvezza oltre 300.000 uomini, mentre i nazisti cannoneggiavano incessantemente quel che restava delle banchine. Una volta raggiunto il suolo britannico – e questa è l’altra faccia dell’operazione – i militari venivano smistati appoggiandosi all’efficientissimo sistema ferroviario inglese. Fu il momento più umiliante della guerra per Londra, ma anche un’operazione di rara efficienza dello Stato britannico e delle sue strutture.
Il socialista lo aveva promesso
La gratuità completa dei trasporti pubblici è una promessa elettorale del sindaco 50enne, Patrice Vergriete, (socialista), in carica dal 2014. “E’ un momento storico per il nostro territorio”, dice ora non senza una punta di malizia questo urbanista, figlio di un operaio e di una casalinga di un quartiere popolare di Dunkerque, sposato e padre di tre figli,” è giunta l’ora di rivedere vecchi concetti e pratiche”. Più che una sfida a Berlino, pare un altolà ad Emmanuel Macron, che in tema di trasporti si è finora dimostrato molto liberista.
Più ambiente, meno esclusione sociale
In Francia una ventina di città applicano già lo stesso provvedimento, ma è la prima volta, anche su scala europea, che la gratuità entra in vigore in un agglomerato urbano di queste dimensioni.
Tre le motivazioni presentate da Vergriete, in qualità di presidente di Dunkerque città metropolitana: restituire potere di acquisto alla popolazione, favorire la mobilità per lottare all’esclusione sociale e tutelare l’ambiente. Ad oggi a Dunkerque e nell’hinterland del nord i due terzi degli spostamenti vengono effettuati in macchina. L’obiettivo è quello di raddoppiare – da 5 a 10% – la percentuale di abitanti che utilizzano i mezzi pubblici.
La rivoluzione viaggia su un autobus nuovo
Oltre al risparmio, di 1,40 euro a biglietto, per attrarre più utilizzatori sono stati fatti importanti lavori di ammodernamento dei mezzi, con l’acquisto di 45 nuovi bus dotati di wi-fi e alimentati con gas naturale da parte della società di trasporti, la DK’Bus, e sulle strade, con più corsie preferenziali.
Prima della gratuità il costo annuo del funzionamento dell’intera rete ammontava a 45 milioni di euro, di cui il 10% proveniva da abbonamenti e acquisto dei biglietti. Per compensare la perdita di 4,5 milioni di euro, il comune ha fatto alcuni tagli alle spese pubbliche, rinunciando ad alcuni progetti sul territorio, mentre parte dei lavori sono stati finanziati con contributi dai vari comuni e con l’introduzione di una tassa versata dalle aziende (1,55%) 'sostegno trasporti', che ha fatto affluire nelle casse circa 7 milioni di euro.
Ma anche a Parigi i taxi furono gratis, nel ‘14
Con la speranza di dare il via a una rivoluzione culturale, proprio a Dunkerque, il 2 e 3 settembre, si è svolta una conferenza nazionale denominata ‘Primi incontri delle città del trasporto gratuito’.
Si attende ora la risposta di Parigi, teatro anch’essa di un interessante precedente. Era il settembre del 1914, ed anche quella volta i tedeschi avevano sfondato. Il governo aveva abbandonato la città, lasciandola nelle mani del Generale Galliéni. Il quale lanciò la controffensiva, ma non c’erano i mezzi militari per portare le truppe al fronte. E lui cosa fece? Le mandò tutte a bordo dei taxi parigini, messi a disposizione per l’occasione. A tassametro spento.
Vedi: A Dunkerque tutti gratis sui mezzi di trasporto, come fecero gli inglesi nel 1940
Fonte: estero agi