7 ottobre: Parisi, elite occidentali “deboli e condizionate”


“Difendere gli israeliani e gli ebrei nel mondo significa difendere noi stessi, l’Occidente e i nostri valori” tuttavia “Israele è sola e da sola combatte per esistere”. Questa la constatazione del presidente dell’Associazione Setteottobre, Stefano Parisi, aprendo la conferenza “7 ottobre, attacco all’Occidente”, stamane alla Sala Umberto di Roma. Non un incontro “commemorativo”, ha subito chiarito, ma un momento di confronto tra personalità politiche di primo piano, esperti ed intellettuali, “per denunciare i rischi che stanno correndo le democrazie liberali e l’ambiguità delle loro leadership politiche nel sostenere Israele – l’unica vera democrazia della regione – ‘senza se e senza ma’”.
Secondo Parisi, oggi Israele è sola anche perché dopo gli efferati attacchi di Hamas, è emersa in tutta evidenza “la debolezza delle elite occidentali che sono condizionate dalla propaganda della menzogna, dell’odio e della morte” dell’islamismo estremo. Bisogna invece riconoscere che l’Islam politico radicale sta portando avanti un’escalation non solo contro Israele, ma contro l’intero Occidente: “le democrazie liberali stanno correndo un rischio enorme”, ha avvertito Parisi. Un messaggio, il suo, che è stato condiviso dalle voci che si sono succedute sul palco della Sala Umberto: quella dell’attivista Anna Paola Concia, dell’editorialista Ernesto Galli della Loggia, dell’ex ministro degli esteri, Joschka Fischer, l’artefice della trasformazione dei Verdi tedeschi in forza politica di governo, l’esperta di diritto internazionale Natasha Hausdorff, e il socialista francese Manuel Valls, già premier dal 2014 al 2016, cioé negli anni in cui il terrorismo di matrice islamica colpiva il cuore di Parigi.
“È passato un anno dal terribile pogrom e l’Occidente si sta perdendo”, ha aggiunto ancora Parisi citando il susseguirsi di “menzogne” su Israele e sulle sue operazioni militari per distorcere la storia come testioniano, a suo dire, “le rivendicazioni di sterminio passate come resistenza, diventate slogan nelle piazze e nei campus universitari occidentali, rilanciate negli appelli sottoscritti da migliaia di accademici, rimbalzate nei talk show”. E tutto questo avviene, ha ribadito, mentre l’Occidente stenta a reagire e a prendere posizione. “Non possiamo lasciare gli israeliani da soli a combattere contro i nostri nemici – ha concluso il presidente di Setteottobre – Hamas, Hezbollah, Houti e il regime islamico iraniano, che oggi attaccano Israele da più fronti, sono anche i nemici della libertà, delle donne, della dignità della persona, dei diritti civili”. (AGI)