Di Gianni De Iuliis
La guerra del Kippur, nota altresì come guerra del Ramadan o guerra israelo-araba del 1973, fu un conflitto armato combattuto dal 6 al 25 ottobre 1973 tra una coalizione araba (composta principalmente da Egitto e Siria) e Israele.
Il conflitto ebbe inizio con l’attacco improvviso degli eserciti dell’Egitto e della Siria che colse di sorpresa la dirigenza politico-militare israeliana e mise in forte difficoltà le forze armate di Israele. Le truppe egiziane, ben equipaggiate con missili sovietici anticarro e antiaerei, attraversarono con successo il canale di Suez e respinsero i contrattacchi israeliani. Contemporaneamente le forze siriane penetravano con forze corazzate nel Golan.
Gli israeliani si trovarono in grande difficoltà all’inizio. Tuttavia le unità corazzate israeliane riuscirono a passare alla controffensiva, respinsero i siriani e penetrarono in Egitto riattraversando a sorpresa il canale. L’intervento delle due superpotenze, Stati Uniti e Unione Sovietica, riuscì a evitare un’escalation del conflitto e, dopo alcune fasi drammatiche che fecero temere un conflitto globale, impose un cessate il fuoco alle parti in lotta.
La guerra terminò quindi senza esiti risolutivi dal punto di vista militare, ma segnò un importante successo politico e propagandistico per gli arabi, che si dimostrarono per la prima volta in grado di mettere in difficoltà militare Israele, che aveva sconfitto pesantemente i propri avversari nella precedente guerra dei sei giorni del 1967.