4 MARZO 1997 – Stati Uniti: il presidente Bill Clinton vieta le sovvenzioni federali per qualsiasi ricerca sulla clonazione umana


 

Di Gianni De Iuliis

La clonazione umana indica la produzione di un essere umano geneticamente identico ad un altro. Anche se la possibilità di clonare interi esseri umani è stata oggetto di lunghi dibattiti per gran parte del XX secolo, gli scienziati e i politici hanno cominciato a prendere l’argomento in seria considerazione sin dagli anni Sessanta.

Il 4 marzo 1997, negli Stati Uniti, il presidente Bill Clinton vieta le sovvenzioni federali per qualsiasi ricerca sulla clonazione umana. Successivamente, nel 1998, 2001, 2004 e 2007, la Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti intraprese una serie di votazioni miranti a proibire ogni tipo di clonazione umana, sia riproduttiva sia terapeutica. Ogni volta, la estrema diversità di vedute nel Senato riguardanti la clonazione terapeutica ha impedito l’approvazione di una qualsiasi tra le proposte in competizione (la proibizione di entrambe le opzioni oppure della sola clonazione riproduttiva). Alcuni stati americani hanno bandito entrambe le forme di clonazione, mentre altri stati hanno messo fuorilegge soltanto la clonazione riproduttiva.