35 anni fa Messner fu il primo a scalare tutti i 14 ottomila


AGI – Era il 16 ottobre del 1986 quando Reinhold Messner, all’epoca 42enne, raggiungeva gli 8.516 metri del Lhotse – quarta montagna più alta della Terra – completando così la scalata di tutti i 14 ottomila, ovvero le vette sopra gli 8mila metri.

Fu un momento storico per l’alpinismo perché mai nessuno era riuscito a compiere tale impresa senza l’ausilio delle bombole d’ossigeno. Quel giorno sulla vetta himalaiana assieme a Messner c’era un altro altoatesino, Hans Kammerlander, di Campo Tures.

Per raggiungere questo primato, Messner, oggi 77enne, recentemente convolato per la terza volta a nozze, ha impiegato 16 anni, 3 mesi e 19 giorni.

Il primo ‘ottomila’ di Messner, all’età di 26 anni, fu uno dei più difficili: si tratta del Nanga Parbat, raggiunto il 27 giugno 1970 lungo il versante Rupal assieme al fratello Gunther (quest’ultimo morì durante la discesa).

Il 16 ottobre di 35 anni fa, sulla vetta del Lhotse, Messner e Kammerlander si strinsero velocemente la mano ed iniziarono immediatamente la discesa a seguito di una violenta bufera.

Il gelo aveva bloccato le macchine fotografiche e, quindi, di quel momento non esistono immagini.

Sulla fiducia, l’americana Elizabeth Hawley, madre dell’Himalayan Database che a Kathmandu, fino alla morte avvenuta tre anni fa, custodiva il librone ufficiale delle ascese, confermò l’impresa dei due alpinisti italiani.

Dal 1970 al 1986, Messner ha stabilito altri record. L’8 maggio 1978, assieme all’austriaco Peter Habeler, lo scalatore sudtirolese raggiunse gli 8.848 metri dell’Everest per quella che resta la prima salita senza ossigeno. Il 20 agosto 1980, Messner arrivò in vetta al tetto del mondo in solitaria e sempre senza ossigeno. Tra il 25 ed il 28 agosto 1984, Reinhold Messner e Kammerlander portarono a termine il primo concatenamento di due ottomila, Gasherbrum II e Gasherbrum I.

Ad oggi sono 39 gli alpinisti – 3 donne e 7 italiani – che hanno raggiunto le vette dei 14 ottomila.

Il secondo alpinista a conquistare gli ottomila fu il polacco Jerzy Kukuczka in un lasso di tempo decisamente inferiore a Messner, 7 anni, 11 mesi e 14 giorni e all’età di 39 anni. Il terzo lo svizzero Erhard Loretan in 13 anni, 3 mesi e 25 giorni tra il 1982 e il 1995. Prima donna a raggiungere le 14 vette è stata la spagnola Edurne Pasaban che all’età di 36 anni, in 8 anni 11 mesi e 24 giorni, il 17 maggio 2010 conquistò lo Shisha Pangma. Prima ed unica italiana, invece, Nives Meroi, che l’11 maggio 2017 assieme al marito Romano Benet, dopo 19 anni dal primo ottomila (Nanga Parbat), raggiunse l’Annapurna.

Gli altri alpinisti italiani ad aver raggiunto tutti i 14 ottomila sono, Sergio Martini tra il 1983 ed il 2000, Silvio ‘Gnaro’ Mondinelli tra il 1993 ed il 2007, Abele Blanc tra il 1992 ed il 2011, Mario Panzeri tra il 1988 ed il 2012, e Benet. A Fausto de Stefani non venne riconosciuta l’ascesa del Lhotse nel 1998 mentre l’altoatesino Christian Kuntner perse la vita nel maggio 2004 nel tentativo di scalare l’Annapurna che sarebbe stato il suo quattordicesimo ottomila.

Source: agi