30° FESTIVAL DEL CINEMA AFRICANO, D’ASIA E AMERICA LATINA


Dal 20 al 28 marzo la nuova edizione online su MYMOVIES.IT, incontri con gli autori ed eventi speciali su Zoom e i social del Festival

fonte: comunicato stampa

Dopo un anno difficile che ha visto l’annullamento dell’edizione 2020 a causa delle misure straordinarie dovute alla pandemia da Covid-19, quella di quest’anno, dichiarano le direttrici artistiche Annamaria Gallone e Alessandra Speciale, sarà un’edizione “speciale”, il festival si reinventa sul web e, oltre a celebrare un anniversario importante, si pone come una riflessione sulla sua missione iniziale: promuovere la conoscenza delle cinematografie dei tre continenti per contribuire ad accrescere la diversità culturale dell’offerta cinematografica in Italia come occasione di dialogo, innovazione e creatività”.

La 30a edizione iniziata sabato 20 marzo, ore 19.30 con un’inaugurazione in collegamento online, seguita dal lancio su Mymovies alle 20.30 del film d’apertura, La Nuit des Rois del regista franco-ivoriano Philippe Lacôte – uno dei più importanti film dell’Africa sub-sahariana dell’ultimo decennio, nella short list per gli Oscar come Miglior Film Straniero – propone 50 film (tra cui 22 prime italiane, 3 prima europea e 1 prima mondiale): una selezione delle produzioni più recenti di cinema di qualità proveniente da Africa, Asia, America Latina e Italia. Tutti i film sono presentati con sottotitoli in italiano.

Sezione Speciale di quest’anno è Donne sull’orlo di cambiare il mondo, una selezione di 5 film recenti di registe provenienti da Africa, Asia e America Latina: opere di cineaste che, attraverso il loro talento, stanno contribuendo al cambiamento sociale e culturale del loro paese. Completa il programma la tavola rotonda “Private spaces, global issues, contemporary visions. Come le cineaste dei tre continenti stanno cambiando la visione del mondo” per riflettere sul cinema al femminile e il suo ruolo sociale in un’ottica contemporanea. Tra i film: Noura’s Dream di Hinde Boujemaa (Tunisia), Scales di Shahad Ameen (Arabia Saudita). Interverranno: Annamaria Gallone e Alessandra Speciale (direzione artistica FESCAAAL), Farah Polato (ricercatrice Università Padova filmologia, studi interculturali e post-coloniali); la Giuria tutta al femminile del Festival: Michela Occhipinti (regista), Beatriz Seigner (regista,Brasile); Hinde Boujemmaa (regista,Tunisia) e alcune delle registe che presentano un film al festival: Hiwot Adamasu (Etiopia), Shahad Ameen (Arabia Saudita), Marìa Paz Gonzàlez (Cile), Maryam Touzani (Marocco).

La Giuria internazionale assegnerà il Premio “Comune di Milano” al Miglior Lungometraggio del Concorso Finestre sul Mondo, mentre una Giuria di giornalisti italiani attribuirà il Premio al Miglior Cortometraggio Africano e il Premio al Miglior film del Concorso Extr’A dedicato ai film italiani girati nei tre continenti e con uno sguardo sull’attualità del nostro paese.

I film in competizione concorrono all’assegnazione di un montepremi totale di circa 20.000 euro.

Dal Concorso Lungometraggi Finestre sul Mondo, dieci film tutti in prima nazionale. Da Cannes 2019: la dolorosa memoria della guerra civile in Guatemala di Nuestras Madres di César Díaz (Caméra d’Or 2019); la satira sottile di Le miracle du saint inconnu di Alaa Eddine Aljem (Marocco); la storia di due donne emarginate in Adam, opera prima di Maryam Touzani (Marocco). Dalla Corea l’inquietante quadro familiare di Scattered Night di Lee Jihyoung e Kim Sol; dal Kenya la lotta politica di un giovane leader nel documentario di Sam Soko, Softie (Premio Miglior Documentario al Sundance 2020). Dalla Berlinale 2020, tre film in anteprima Veins of the World, di Byambasuren Davaa (Storia del cammello che piange); il vincitore del Premio della Giuria Generation Kplus, Los Lobos del messicano Samuel Kishi Leopo; la storia della giovane nomade Laila sullo sfondo dei magnifici paesaggi del Kashmir e delle tensioni dell’attuale conflitto in The Shepherdness and the Seven Songs di Pushpendra Singh. Premio Miglior Film del Cile 2019 la commedia drammatica tra realismo e musical pop latino Lina from Lima di María Paz González. Dall’Angola la visione distopica del regista/artista Fradique in Air Conditioner.

Dal Concorso Extr’A, per la prima volta in Italia dopo l’anteprima a Visions du Réel di Nyon, Talking Dreams di Bruno Rocchi, girato in un villaggio dell’Africa Occidentale dove gli ascoltatori di una radio locale raccontano i loro sogni per ricevere consigli e interpretazioni; un’inedita incursione nella comunità ivoriana di Napoli e nel fenomeno del coupé décalé, in L’armée rouge di Luca Ciriello; dalla Tunisia, con Celles qui restent, la regista siciliana Ester Sparatore dà voce a un gruppo di donne che si battono contro l’oblio sociale dei loro cari; con i toni della commedia This Is Not Cricket di Jacopo de Bertoldi ci conduce nel cuore di un quartiere multietnico di Roma sulle tracce di due ragazzini che sognano di diventare star del cricket.

Nella sezione FLASH, anteprime di rilievo di registi affermati, tra cui MLK/FBI, il nuovo documentario di Sam Pollard (produttore e montatore di  molti film di Spike Lee) che sulla base di file recentemente declassificati, svela la sorveglianza e i ricatti di J. Edgar Hoover e dell’FBI nei confronti di Martin Luther King Jr. Il film è distribuito in Italia da Wanted Cinema. Per la prima volta in Italia, il viaggio nel remoto Uzbekistan di Kiyoshi Kurosawa in To the Ends of the Earth. Dalla Cina, in collaborazione con l’Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano, So Long, My Son, capolavoro del maestro del cinema cinese Wang Xiaoshuai (Le biciclette di Pechino, Red Amnesia, Chongqing Blues), Orso d’Argento per la migliore interpretazione femminile (Yong Mei) e maschile (Wang Jingchun) alla Berlinale che sarà distribuito in Italia da Fil Rouge Media.