Arese: “Villa Ricotti, tesoro da salvare”


Arese (Milano) – «Chiederemo che villa La Valera diventi un luogo del cuore del Fai. Anche se è di proprietà privata crediamo che la villa possa tornare a essere uno dei luoghi più esclusivi della città di Arese”. L’appello è di Giuseppe Augurusa, ex assessore alla cultura e di Andrea D’Alessio, giovane aresino, che nel 2009 si è laureato in Scienze dei beni culturali proprio con la tesi “In ecclesia loci Vallera”, dedicata alla chiesa di San Bernardino da Siena di Valera. Entrambi, per motivi diversi, si sono occupati della storia aresina e in particolare della frazione Valera. Entrambi hanno a cuore le sorti della villa chiusa da tre anni e, insieme al neonato gruppo di riflessione politica Prospettiva 2023, vogliono riaccendere i fari e riaprire i cancelli di questo luogo ricco di storia.

In una lettera a quattro mani hanno provato a ricostruire quello che è successo negli ultimi anni, tanto da costringere la proprietà a chiudere al pubblico. “Già era gravata prima dal peso di Imu, Tari, manutenzione ordinaria di strutture e parchi, tutte incombenze che nelle stagioni migliori hanno consentito poco più di un sostanziale pareggio. Poi, a sfinire la gestione sono arrivate: la riforma Tremonti sugli immobili, la grande crisi economica del 2008, il tracollo dei matrimoni e, da ultimo, la pandemia – si legge –. Neppure l’ipotesi di vendita a un fondo d’investimento allo scopo di fare l’unica cosa oramai redditizia in questo Paese, una casa di riposo per clienti facoltosi, è andata a buon fine, costretta tra vincoli stringenti e tempi incerti del parco delle Groane, dei beni culturali, oltreché dall’assenza di un partner finanziario in grado di sostenere l’intera l’operazione”.
«Così , nel luglio del 2019 i cancelli si sono chiusi dietro il suono malinconico di un concerto di commiato della banda musicale che, a sua insaputa, decretò la fine del lungo e generoso programma culturale che per decenni aveva allietato migliaia di persone nel giardino all’italiana, sotto le rigogliose piante secolari di quello all’inglese, nei gradevoli spazi interni adibiti a sale concerti”. Da quel lontano luglio la dimora di delizia del ‘700 di proprietà della famiglia Ricotti è in stato di abbandono e degrado. “Oggi Valera con la sua villa, la sua chiesa e il suo borgo caratteristico profuma di un passato che chiunque riesce a carpire – raccontano Augurusa e D’Alessio –. Un luogo in cui il tempo sembra essersi fermato, ma che in realtà risente del peso degli anni e che senza un reale contributo conservativo rischia di andare perduto. Di recente, un albero secolare è caduto sul muro di cinta procurando una grossa breccia nell’antico muro di cinta perimetrale. Una ferita nel corpo del prestigioso luogo, un monito che, al di là delle rassicurazioni degli agronomi, sarebbe utile non lasciare inascoltato”. Da qui la campagna di sensibilizzazione che sarà avviata nelle prossime settimane perché non resti solo nel cuore degli aresini ma diventi “luogo del cuore” del Fondo ambiente italiano.

Fonte: Il Giorno