25 aprile: Tajani “inaudito non far partecipare brigata ebraica”


È “inaudito” non far partecipare rappresentanti della brigata ebraica alle manifestazioni per il 24 aprile. Non usa mezzi termini Antonio Tajani condannando le “criminali leggi razziali” e la “cacciata di due giornalisti dalle università italiane solo perché ebrei”. “Il fascismo è morto 80 anni fa” ha detto il ministro degli Esteri, ospite di Paolo Del Debbio a ‘Dritto e Rovescio’, “si strumentalizza il 25 aprile come se fosse una manifestazione di un partito contro un altro. È una festa della libertà riconquistata è la festa di tutti, non è di centro, né di destra, né di sinistra. Sulla difesa della democrazia, della libertà e dello stato di diritto dobbiamo essere uniti”
Il capo della Farnesina definisce “criminali” le leggi razziali “anche perché gli ebrei hanno combattuto per l’unità d’Italia” e adesso “non si vuole riconoscere il sacrificio degli ebrei che hanno combattuto per la liberazione dal nazifascismo”.
A proposito della “cacciata di Parenzo dalla Sapienza e di Molinari dall’Università di Napoli”, Tajani mette in guardia dal “ritorno alla persecuzione degli ebrei”. “È un modo di fare che rischia di dividere il Paese e creare odio. Non possiamo odiare un altro italiano, dobbiamo rispettarci anche avendo idee diverse. Ognuno è libero di dire quello che vuole, basta che quando parla non commetta un reato”. (AGI)
RED