ABelfast l’IRA, l’esercito repubblicano irlandese, fa esplodere almeno 20 bombe in meno di un’ora uccidendo 9 persone e ferendone 130. Un giorno di incredibile violenza soprannominato “Bloody Friday”, venerdì di sangue. A provocare il maggior numero di morti sono le due bombe lasciate, una alla stazione degli autobus di Oxford Street e l’altra nella zona commerciale e affollatissima di Cavehill Road. L’IRA, che ha rivendicato gli attacchi, accusa le forze dell’ordine di non aver preso sul serio gli avvertimenti fattigli pervenire. Dopo il “Bloody Friday” i colloqui, avviati in precedenza in gran segreto fra alcuni leader degli indipendentisti e rappresentanti del governo inglese, falliscono miseramente e con essi il cessate il fuoco, proclamato nel mese di giugno.