1999 – Le Nazioni Unite istituiscono la Giornata mondiale contro la violenza contro le donne


La violenza contro le donne è una violazione dei diritti umani e una conseguenza della discriminazione nei confronti delle donne, nella legge e anche nella pratica, nonché delle persistenti disuguaglianze tra uomini e donne.

Questo tipo di violenza ha un impatto e ostacola il progresso in molti settori, tra cui l’eliminazione della povertà, la lotta all’HIV / AIDS, la pace e la sicurezza.

Tuttavia, questo tipo di violenza non è inevitabile, ma la prevenzione è possibile ed essenziale.

Dal 1981, gli attivisti dei diritti delle donne hanno segnato il 25 novembre come un giorno contro la violenza in ricordo del brutale assassinio nel 1960 delle tre sorelle Mirabal, attiviste politiche nella Repubblica Dominicana, per ordine del sovrano domenicano Rafael Trujillo (1930-1961).
Successivamente, il 20 dicembre 1993 l’Assemblea Generale, con la risoluzione 48/104, ha adottato la Dichiarazione sull’eliminazione della violenza contro le donne.

In questo contesto, nel 1999 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha designato il 25 novembre come Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne e ha invitato governi, organizzazioni internazionali e ONG a organizzare in quel giorno attività volte a sensibilizzare l’opinione pubblica su una delle più devastanti violazioni dei diritti umani ancora molto diffusa.

La disuguaglianza di genere ancora persiste in tutto il mondo, e raggiungere l’uguaglianza e l’emancipazione del genere femminile richiederà sforzi più vigorosi per contrastare una discriminazione basata sul genere profondamente radicata, spesso derivante da atteggiamenti patriarcali e dalle norme sociali correlate.

Raggiungere l’uguaglianza di genere aiuta a prevenire i conflitti e gli alti tassi di violenza contro le donne; secondo il rapporto riguardo i progressi verso gli obiettivi di sviluppo sostenibile discusso dal Segretario Generale delle Nazioni Unite, sulla base dei dati del 2005-2016 per 87 paesi, il 19% delle donne tra i 15 ei 49 anni ha dichiarato di aver subito violenze fisiche e/o sessuali da parte di un partner intimo nei 12 mesi precedenti al sondaggio.

Una delle maggiori sfide agli sforzi per prevenire e porre fine alla violenza contro le donne in tutto il mondo è la mancanza di finanziamenti; di conseguenza, le risorse per iniziative volte a prevenire e porre fine alla violenza contro le donne sono gravemente carenti.

Iniziative Internazionali

Tuttavia, quest’anno per la giornata celebrativa sono state promulgate differenti iniziative; Dal 2008, l’iniziativa che ha contribuito a denunciare questo problema è l’UniTE, lanciata dall’allora Segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, e anche sostenuta dal suo successore, António Guterres.
UNiTE guida la campagna di 16 giorni di attivismo contro la violenza di genere, che mira a sensibilizzare l’opinione pubblica e mobilitare le persone ovunque per portare cambiamenti. Questi 16 giorni vanno dal 25 novembre al 10 dicembre, data corrispondente alla Giornata dei diritti umani.

Il tema della campagna per il 2017 è “Non lasciare nessuno dietro: porre fine alla violenza contro donne e ragazze “. Questo tema rafforza l’impegno della campagna UNiTE per un mondo libero dalla violenza contro tutte le donne, raggiungendo i più sottosviluppati e emarginati, compresi i rifugiati, i migranti, le minoranze, le popolazioni indigene e le popolazioni colpite da conflitti e disastri naturali.

Come negli anni precedenti, la campagna UNiTE invita a “Orange the world”, usando il colore designato dalla campagna stessa per simboleggiare un futuro più luminoso senza violenza.

In aggiunta, il 20 Settembre, nel corso dell’ Asseblea generale ONU, l’Unione Europea e le Nazioni Unite hanno lanciato l’iniziativa Spotlight,finanziata da un Fondo fiduciario multilaterale, che vede l’UE principale contributore ad attuare programmi globali volti all’ eliminazione di tutte le forme di violenza contro le donne, come la violenza sessuale e di genere, il traffico di esseri umani e lo sfruttamento economico, il femminicidio e la violenza domestica e familiare.

I principali ambiti di intervento includeranno il rafforzamento dei quadri normativi, delle politiche e delle istituzioni, misure preventive, l’accesso ai servizi e il miglioramento della raccolta dei dati in Africa, America Latina, Asia, nel Pacifico e nei Caraibi.

Iniziative in Italia

Anche in Italia vi sono diverse  iniziative; E’ stata infatti lanciata una nuova proposta dal movimento degli Stati Generali delle Donne a più comuni italiani con lo scopo di simboleggiare una cultura paritaria tramite una panchina rossa contro l’indifferenza. Al Parco Sempione di Milano, verrà inauguarata il 24 Novembre come primo atto delle iniziative contro la violenza di genere.

Per la giornata celebrativa, il sindaco milanese Giuseppe Sala ha promosso un patto dei comuni per la parità di genere nel quale sono invitate le altre amministrazioni a favorire azioni contro la violenza, ed altre città tra le quali Napoli, Genova, Catania e Varese hanno già risposto all’appello.

Inoltre, per tutta la giornata del 25, Palazzo Marino, sede dell’amministrazione comunale di Milano, sarà illuminato di arancione, aderendo all’iniziativa nazionale #Orangetheworld promossa dal Comitato Nazionale Women Italia, accompagnato anche dalla scritta illuminata “Non sei da sola” installata sulla facciata di Palazzo Pirelli, sede del Consiglio regionale.

Durante il pomeriggio invece, in piazza Scala verranno letti i nomi delle donne vittime di femminicidio dal 1 gennaio 2017, seguito poi dalla performance «Le sedie», a cura del Centro Europeo Teatro E Carcere (CETEC), messa in atto dalla compagnia teatrale delle detenute ed ex detenute, con lo scopo di testimoniare donne vittime di violenza che denunciando hanno iniziato una nuova vita.

A concludere le iniziative della città di Milano, l’Azienda Trasporti Milanesi (ATM), che celebrerà la giornata contro la violenza sensibilizzando i suoi utenti e occupando simbolicamente un posto in ricordo delle vittime contrassegnato da un adesivo rosa, sulla linea del bus 94.

Una suggestiva installazione sarà invece collocata a Roma, a Piazza Venezia; “100 sagome per pensare” è la risposta che L’Unione Generale del Lavoro (UGL) ha deciso di dare in merito all’indagine “Senza Parole. La violenza sulle donne non ha bisogno di parole” condotta sul reparto delle risorse 2013-2014 collegate al piano contro la violenza di Genere, le discriminazioni contro le donne e gli abusi all’interno dei luoghi di lavoro al fine di sensibilizzare le donne vittime di violenza e il femminicidio.

Inoltre, prenderà luogo il corteo nazionale che scenderà nelle piazze di Roma, guidato dal movimento politico “Non una di meno” al fine di combattere la violenza di genere, maggiormente motivato e sostenuto dopo aver presentato il primo piano femminista contro la violenza maschile sulle donne il 21 Novembre durante l’assemblea tenutasi a Milano, nel quale sono stati proposti diversi obiettivi ed azioni da parte del movimento nazionale al fine di sconfiggere il patriarcato e il sessismo.

Fonte: https://www.onuitalia.it/