1964 – Programma Ranger: il Ranger 7 invia sulla terra le prime foto ravvicinate della Luna


 

Di Leonardo Panerati

Il 31 luglio 1964 la sonda Ranger 7, parte del programma spaziale Ranger, invia le prime foto dalla Luna, le quali mostrano la superficie come “molto scoscesa e rocciosa e con detriti ovunque“.

La sonda Ranger 7

Ranger 7 è stata la prima sonda statunitense a trasmettere immagini dalla superficie lunare alla Terra. La sua missione è stata anche il primo volo del programma spaziale Ranger ad essere un completo successo. Lanciata il 28 luglio 1964, Ranger 7 fu progettata per raggiungere una traiettoria d’impatto lunare e trasmettere fotografie ad alta risoluzione della superficie lunare nei cinque minuti di volo precedenti l’impatto contro il suolo lunare. La sonda trasportava sei fotocamere vidicon. Per la navigazione disponeva di un motore a razzo che utilizzava come carburante idrazina, l’assetto era controllato tramite 12 razzi ad azoto coadiuvati da 3 giroscopi, 4 sensori solari primari, 2 sensori solari secondari e un sensore terrestre. L’energia elettrica veniva fornita da 9.792 celle solari che erogavano 200 watt di potenza. Inoltre due batterie da 1.200 wattora ad Argento – Zinco erogavano 26,5 volt, per un’autonomia di 9 ore, garantivano le comunicazioni con la Terra. Altre due batterie da 1.000 wattora ad Argento – Zinco alimentavano il resto della sonda. Le comunicazioni avvenivano tramite le due antenne e vari trasmettitori tra cui due a 60 watt assegnato alla trasmissione dei dati televisivi, uno a 959.52 MHz e l’altro a 960.05 MHz, più un transponder di 3 watt alla frequenza di 960.58 MHz.

Ranger 7 riuscì a trasmettere oltre 4.300 fotografie durante gli ultimi 17 minuti del volo.

Dopo 68,6 ore di volo, il velivolo atterrò su una superficie tra il Mare Nubium e il Mare Oceanum Procellarum (In seguito noto come Mare Cognitum). L’impatto avvenne alle 13:25 UT, 15:25 ora italiana, a una velocità di 2,75 km/h. La missione fu un completo successo che superò le aspettative. Parlando ai media, lo staff della NASA, quando gli fu chiesto se la superficie lunare era abbastanza solida per sostenere esseri umani, rispose nella persona del geologo Gerard Kuiper, che, a guardare le fotografie, almeno parte del terreno sera abbastanza liscio da permettere . Certo, l’effettiva solidità del terreno non poteva essere determinata con sicurezza fino a quando un atterraggio morbido non fosse stato effettuato. Tuttavia secondo Kuiper a giudicare dalle immagini il terreno sembrava abbastanza solido.

 

Fonte: paesesera.toscana.it/