Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico
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Meglio nota come NATO (North Atlantic Treaty Organization), è un’organizzazione internazionale a carattere regionale fondata dal Trattato del Nord Atlantico, firmato a Washington il 4 aprile 1949 da 10 Stati europei (Belgio, Danimarca, Francia, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo e Regno Unito,) e due Stati nordamericani (Canada e Stati Uniti). Nel corso degli anni il numero dei membri è aumentato progressivamente, con l’ingresso di Grecia e Turchia nel 1952; Germania Federale nel 1955; Spagna nel 1982; Repubblica Ceca, Polonia, Ungheria nel 1999; Bulgaria, Estonia, Lettonia, Lituania, Romania, Slovacchia e Slovenia nel 2004; Albania e Croazia nel 2009; Montenegro nel 2017; Macedonia del Nord (2020); Finlandia (2023). Nel luglio 2022 è stato firmato il protocollo di adesione della Svezia, in merito al cui ingresso la Turchia ha rimosso il veto nel luglio 2023.
Scopo della NATO è istituire un’alleanza militare tra le parti a carattere difensivo. In base all’art. 5 del Trattato, un attacco armato contro una o più parti, in Europa o nell’America settentrionale, sarà considerato quale attacco diretto contro tutte le parti, che dovranno assistere lo Stato aggredito, intraprendendo immediatamente, individualmente o insieme alle altre parti, le misure idonee a ristabilire e mantenere la sicurezza nella zona dell’Atlantico settentrionale, ivi compreso l’uso della forza armata.
Oltre agli obiettivi militari, l’Organizzazione persegue finalità di cooperazione nel campo economico e politico.
STRUTTURA
L’organo supremo della NATO è il Consiglio atlantico, presieduto dal Segretario generale, che riunisce i rappresentanti degli Stati membri e ha sede a Bruxelles. A esso si affianca il Comitato militare, composto dai capi di stato maggiore delle forze armate di ciascun Stato membro, da cui dipendono altri organi con funzioni operative, di studio e ricerca nelle quattro aree geografiche in cui è divisa la zona atlantica, vale a dire: il Comitato alleato in Europa; il Comando alleato dell’Atlantico; il Comando alleato della Manica; il Gruppo strategico regionale Canada-USA.
L’AMPLIAMENTO DELLA MEMBERSHIP E DEGLI OBIETTIVI
Con la caduta del Muro di Berlino (1989), lo scioglimento del Patto di Varsavia (1991) e la frammentazione dell’URSS, la principale ragion d’essere dell’Alleanza, ossia la contrapposizione al blocco sovietico, è venuta meno. Conseguentemente la NATO ha adottato una nuova dottrina, il ‘concetto strategico’, che da una parte ha posto le basi per un rapporto non conflittuale con gli ex avversari del Patto di Varsavia e dall’altra ha riconfermato la necessità di una difesa comune in termini convenzionali e nucleari, per via dell’instabilità generata dal mutato quadro strategico nel continente europeo.
Dal rapporto di cooperazione con i paesi ex avversari dell’Est europeo nacque, nel 1991, il NACC (North Atlantic Cooperation Council) che ai 16 membri associava gli Stati già facenti parte del Patto di Varsavia e dell’Unione Sovietica, oltre alla Finlandia in veste di osservatore. Nel 1997 la struttura è stata ribattezzata Euro Atlantic Council. L’opposizione della Russia, inizialmente contraria all’allargamento della NATO ai paesi già del Patto di Varsavia, perché avrebbe potuto comportare una rottura dell’equilibrio strategico in Europa, è venuta meno nel 1997 con la firma di un Atto sulle reciproche relazioni, sulla cooperazione e sulla sicurezza, con il quale la Russia otteneva alcune garanzie per la propria sicurezza. L’accordo ha previsto anche la creazione di un Consiglio permanente congiunto per la discussione e l’adozione di misure di sicurezza comuni.
Nel nuovo scenario politico la NATO ha vieppiù ampliato il suo raggio d’azione, intraprendendo missioni fuori dall’area atlantica. È questo il caso dell’Afghanistan, dove a partire dall’agosto 2003 la NATO ha assunto il comando della missione internazionale (ISAF, International Security Assistance Force) istituita dall’Organizzazione delle Nazioni Unite nel 2001 e responsabile per il mantenimento dell’ordine e della sicurezza nel paese. Alla NATO è altresì affidato il coordinamento delle operazioni militari svolte in Libia dagli Stati membri, in attuazione della risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite 1973 del 2011.