1947 – Il Fondo Monetario Internazionale inizia le sue operazioni finanziarie


Origine ed evoluzione del ruolo del Fondo Monetario Internazionale
Il Fondo Monetario Internazionale (FMI), con sede a Washington, fu istituito nel 1945 a seguito degli accordi raggiunti nella Conferenza di Bretton Woods del 1944, cui hanno partecipato le potenze Alleate nella seconda Guerra mondiale, finalizzata a scongiurare il ripetersi di gravi crisi economiche, come la Grande Depressione degli anni ’30.
Attualmente i Paesi membri sono 190. L’Italia è membro dal 27 marzo 1947.
Fini statuari dell’Fmi:
promuovere la cooperazione monetaria internazionale;
facilitare l’espansione del commercio internazionale,
promuovere la stabilità e l’ordine dei rapporti di cambio evitando svalutazioni competitive;
dare fiducia agli stati membri rendendo disponibili con adeguate garanzie le risorse del Fondo per affrontare difficoltà della bilancia dei pagamenti;
in relazione con i fini di cui sopra abbreviare la durata e ridurre la misura degli squilibri delle bilance dei pagamenti degli stati membri.
Con l’esplosione della crisi debitoria nei primi anni ’80, il FMI diventa di fatto l’organizzazione deputata alla gestione degli shock finanziari a livello globale attraverso programmi di assistenza che hanno dato priorità alle politiche di liberalizzazione commerciale e finanziaria, di privatizzazione e di de-regolamentazione dei mercati.
Organizzazione
Il Fondo Monetario Internazionale è un’organizzazione a carattere universale composta da 190 Stati membri. Il Consiglio dei Governatori (Board of Governors) è il principale organo direttivo ed è composto da un Governatore (generalmente il Ministro delle Finanze) e da un Vice-governatore, nominati da ogni Paese membro. Il Consiglio dei Governatori può delegare i propri poteri al Consiglio d’Amministrazione, con l’eccezione di alcuni poteri riservati. Si riunisce di norma una volta all’anno, in occasione degli Incontri Annuali (“Annual Meetings”). Per l’Italia partecipano il Ministro dell’Economia e delle finanze in qualità di Governor e il Governatore della Banca d’Italia come vice rappresentante (Alternate Governor).
La Banca d’Italia e il Ministero dell’Economia e delle finanze contribuiscono inoltre a determinare le posizioni del Direttore Esecutivo italiano presso il Consiglio di amministrazione del Fondo.
Il Comitato Monetario e Finanziario Internazionale (International Monetary and Financial Committee – IMFC) è l’organo consultivo che definisce gli indirizzi strategici del FMI. Ne fanno parte i ventiquattro paesi membri (rappresentati generalmente dai Ministri delle Finanze) presenti nel Consiglio di Amministrazione.
Il Consiglio di Amministrazione (Executive Board) è l’organo esecutivo del Fondo, esercita l’amministrazione dell’ente ed è composto da 24 Direttori Esecutivi. Il Board funziona in “sessione continua”, gestisce l’amministrazione corrente e decide sull’erogazione dei fondi. È coadiuvato dallo staff del FMI, ed è guidato dal Direttore Generale del FMI (Managing Director), che è eletto per un mandato di 5 anni (rinnovabile).
Dal 1 ottobre 2019, la Direttrice del FMI è Kristalina Georgieva (nata a Sofia il 13 agosto 1953) economista e politica bulgara.
Nel 2001, è stato infine istituito l’Ufficio di Valutazione Indipendente (Independent Evaluation Office) quale struttura permanente all’interno del FMI ma indipendente dal management e dallo staff, con funzioni di vigilanza e controllo.
Il sistema di voto e i Diritti Speciali di Prelievo
Benché siano previste diverse maggioranze a seconda delle tematiche trattate, nel Consiglio di Amministrazione non si ricorre quasi mai al voto ma si decide per consenso. I diritti di voto in seno al Consiglio sono proporzionali al numero delle quote sottoscritte da ciascun Paese, che sono a loro volta calcolate sulla base di particolari indici determinati in ragione di alcuni fattori economici, fra cui PIL, transazioni di conto corrente e riserve ufficiali.
Le quote di partecipazione al FMI (ordinariamente soggette a revisione ogni cinque anni) sono espresse in Diritti Speciali di Prelievo – DSP (Special Drawing Rights, SDR), ovvero nell’unità di conto del FMI (determinata secondo un paniere ponderato di cinque valute: dollaro USA, Euro, Yen, Sterlina, Renminbi).
L’FMI conduce regolarmente revisioni generali delle quote. La 14a revisione, che si è conclusa nel 2010 ed è entrata in vigore nel 2016, ha raddoppiato le risorse delle quote portandole a 477 miliardi di DSP (circa 687 miliardi di dollari). La quindicesima revisione si è conclusa nel 2020 senza alcun aumento della quota.
La quota dell’Italia è pari a 15,07 miliardi di DSP, pari al 3,21% del totale (che da diritto a 152.158 voti, ovvero al 3,02% del totale).
Nei primi mesi del 2021 è stata avviata una discussione su una possibile nuova assegnazione generale di Diritti Speciali di Prelievo di 650 miliardi di dollari, per soddisfare il bisogno globale a lungo termine di integrare le attività di riserva.
La funzione di Sorveglianza
L’attività di sorveglianza del Fondo Monetario Internazionale è esercitata sia nei riguardi dei singoli Paesi (sorveglianza bilaterale) sia a livello globale e regionale (sorveglianza multilaterale), evidenziando di volta in volta i possibili fattori di vulnerabilità domestica e internazionale e proponendo i necessari aggiustamenti.
L’assistenza finanziaria
Il Fondo fornisce assistenza finanziaria ai paesi membri per fronteggiare situazioni di squilibrio temporaneo della bilancia dei pagamenti tramite un accordo stipulato con le autorità, volto a definire le misure di politica economica e le riforme necessarie per il superamento della crisi. Nel corso degli anni il Fondo ha sviluppato numerosi strumenti di finanziamento per far fronte alle diverse esigenze dei paesi membri.
Il FMI partecipa attivamente anche alle principali iniziative multilaterali volte a favorire la ristrutturazione del debito dei Paesi in via di sviluppo, quali la Heavily Indebted Poor Countries (HIPC) Initiative e la Multilateral Debt Relief Initiative (MDRI).
L’attività di assistenza tecnica e capacity development
Il FMI offre ai paesi membri assistenza tecnica e formazione in diverse aree tematiche: fiscale, monetaria, statistica e legale. Il maggiore sforzo, in termini di risorse del Fondo monetario dedicate all’assistenza tecnica, è rivolto al rafforzamento della capacità dei paesi membri di formulare e attuare politiche economiche più efficaci e allo sviluppo di solide istituzioni economiche e finanziarie (capacity building).

Fonte: https://www.esteri.it/it/politica-estera-e-cooperazione-allo-sviluppo/organizzazioni_internazionali/fora-organizzazioni-economiche-internazionali/fondomonetariointernazionale/