1887 – L. L. Zamenhof pubblica il “Linguaggio internazionale del Dott. Esperanto”


 

Lingua internazionale pianificata, ideata dal medico polacco L.L. Zamenhof (che pubblicò la prima grammatica nel 1887), la più diffusa tra le lingue ausiliarie.

La grammatica dell’e. è caratterizzata da una notevole semplicità, e il principio fondamentale posto a base della forma e del significato delle radici è quello della massima internazionalità. Una serie determinata di prefissi e suffissi permette, secondo le caratteristiche delle lingue agglutinanti, di formare un gran numero di vocaboli che conferiscono alla lingua ricchezza e varietà e la rendono accessibile a persone di tutti i gruppi linguistici, anche ideografici. Il rispetto dei fondamenti dell’e. e il controllo della sua evoluzione sono affidati a un organismo specifico, l’Akademio de esperanto. Dopo una diffusione iniziale lenta, l’e. ebbe impulso dai primi anni del 20° secolo.

Conta un centinaio di periodici pubblicati in una trentina di paesi, un catalogo di opere originali e tradotte ed è oggetto di studio e di pratica in un numero rilevante di istituti universitari in Europa, negli USA e in Cina.

La principale associazione internazionale è la Universala Esperanto Asocio, con sede a Rotterdam, che ha lo scopo di presentare l’e. come soluzione pratica dei problemi linguistici e di contribuire a facilitare la comunicazione culturale e interetnica; essa è in relazioni consultive con il Consiglio d’Europa e, dal 1954, membro consultivo dell’UNESCO.