17 MARZO – 1938 – NASCE RUDOLF NUREEEV


Rudol’f Chametovič Nureev (1938 –1993) è stato un ballerino e coreografo russo naturalizzato austriaco, definito uno tra i più grandi danzatori del XX secolo.
Per la sua velocità nel danzare e la propensione verso le acrobazie fu soprannominato “il tartaro volante”. L’attività di Nureyev come ballerino e coreografo fu importante non soltanto per la sua abilità tecnica ma si rivelò innovativa poiché determinò un epocale cambiamento nell’ambito del balletto, accrescendo l’importanza dei ruoli maschili, che a partire dalle sue produzioni vennero sviluppati con maggiore considerazione per la coreografia rispetto alle produzioni precedenti. Grazie a tale suo nuovo approccio fu abbattuto il confine tra balletto classico e danza moderna; questo fattore divenne in seguito assolutamente consueto per un ballerino odierno, tuttavia Nureev ne fu il precursore assoluto.
Dopo oltre venticinque anni di brillante carriera ma anche di una sorta di esilio volontario e una lunga attesa, nel 1987 Nureev ricevette l’invito personale del presidente Michail Gorbačëv a ritornare in Russia per rivedere i suoi familiari e salutare un pubblico che, seppur numeroso, ebbe ben poche notizie ufficiali del suo successo, poiché abilmente censurato dall’ex regime comunista che lo aveva condannato per alto tradimento alla patria.
In questa occasione Nureev, che beneficiò di una speciale amnistia, venne accolto con tutti gli onori e poté riabbracciare per l’ultima volta sua madre, ma anche l’ormai centenaria Anna Udel’cova, sua prima insegnante di danza. Egli visitò anche San Pietroburgo e il Teatro Mariinskij, dove si esibì interpretando La sylphide, che registrò un’affluenza di pubblico straordinaria.