di Gianni De Iuliis
Il 14 novembre 2002 l’Argentina va ufficialmente in default su un pagamento di 805 milioni di dollari statunitensi alla Banca Mondiale
La crisi economica argentina colpì l’economia argentina tra la fine degli anni novanta e l’inizio del decennio successivo. Da un punto di vista macroeconomico il periodo critico iniziò con la diminuzione del PIL nel 1999 e finì nel 2003 col ritorno alla crescita del PIL e un recupero dei livelli di reddito pro capite precedenti.
Molte compagnie private furono colpite dalla crisi: Aerolíneas Argentinas, per esempio, fu una fra le imprese più coinvolte e dovette fermare tutti i voli internazionali per vari giorni nel 2002. La compagnia aerea andò vicina al fallimento ma riuscì a sopravvivere.
Molte migliaia dei nuovi senzatetto e disoccupati argentini trovarono lavoro come cartoneros, cioè raccoglitori di cartone. Si stima che nel 2003 da 30.000 a 40.000 persone frugassero per le strade alla ricerca di cartone per guadagnare quanto bastava per sopravvivere vendendolo agli impianti di riciclaggio. Questo è solo uno dei tanti metodi che si utilizzavano in Argentina per far fronte ad un tasso di disoccupazione che era salito fino al 25%.