13 marzo. Alla scoperta del sistema solare


di Ettore Minniti

La data del 13 marzo ci riporta alla mente tre importati eventi: 1781, l’astronomo William Herschel scopre il pianeta Urano; 1930, comunicata la scoperta del pianeta Plutone; 1969, l’Apollo 9 rientra sulla Terra dopo aver testato il modulo lunare.

La più antica delle scienze naturali è la storia dell’astronomia e si perde nella notte dei tempi. Agli inizi l’astronomia coincide con l’astrologia. Fin dai tempi antichi, gli uomini hanno appreso molti dati sull’universo semplicemente osservando il cielo, con la propria vista, curiosando tra la volta celeste.

Con l’invenzione del telescopio l’uomo è riuscito ad indagare più a fondo sulle dinamiche delle stelle e non solo, aprendo finalmente una “finestra” sull’universo e le sue regole. Sarà poi l’evoluzione tecnica e l’avvio delle esplorazioni spaziali ad ampliare ulteriormente il campo di indagine e le conoscenze del cosmo.

Il sistema solare è stato naturalmente quello che ha destato più attenzione da parte dell’uomo.

Il 13 marzo 1781 venne scoperto Uranio da William Herschel, diventando così il primo pianeta ad essere scoperto tramite un telescopio. Una curiosità riguardo alla sua scoperta è che essa giunse del tutto inaspettata: i pianeti visibili ad occhio nudo (fino a Saturno) erano conosciuti da millenni e nessuno sospettava l’esistenza di altri pianeti, fino alla scoperta di Herschel che notò come una particolare stellina sembrava spostarsi.

Passarono 150 anni e il 13 marzo 1930 venne comunicata la scoperta del pianeta Plutone da parte di Clyde Tombaugh e inizialmente classificato come il nono pianeta. Il nuovo corpo celeste venne battezzato in onore di Plutone, divinità romana dell’oltretomba.

Dopo 76 anni dalla sua scoperta la sonda New Horizons della Nasa, nel 2006, dopo oltre nove anni di viaggio, riuscì ad effettuare un sorvolo ravvicinato del pianeta.

Ma l’uomo non ha mai dimenticato Icaro, figlio di Dedalo, colui che tentò di volare con ali di cera che si sciolsero al calore del Sole schiantandolo in mare. Una metafora senza tempo, il simbolo di colui che vuole sfidare i limiti della propria natura,

È così che giungiamo al 13 marzo del 1969 – quando l’Apollo 9 rientra sulla Terra dopo aver testato il modulo lunare. Uno dei primi voli fuori dall’orbita terrestre con un equipaggio. Obiettivo di questa missione fu testare il modulo lunare per verificare la sua efficienza per la successiva missione che lo avrebbe utilizzato in orbita lunare in preparazione della missione Apollo 11, che sarebbe sceso sulla superficie della Luna.

L’Apollo 9 era decollato da Cape Canaveral il il 3 marzo 1969. La missione fu un successo.

Lo stesso anno, il 20 luglio, l’uomo finalmente sbarca sulla Luna.

Il sogno di Icaro finalmente si era realizzato.