09 GIUGNO – 1537 – Papa Paolo III dichiara che «gli indiani sono esseri umani, con le qualità e i difetti degli esseri umani».


 

Paolo III, nato Alessandro Farnese (Canino, 29 febbraio 1468 – Roma, 10 novembre 1549), è stato il 220° papa della Chiesa cattolica dal 1534 alla sua morte. Nel 1540 autorizzò la fondazione della Compagnia di Gesù su proposta di Ignazio di Loyola e convocò il Concilio di Trento nel 1545.

Il 9 giugno 1537 il papa fece pubblicare la bolla Veritas Ipsa (conosciuta anche come Sublimis Deus) nella quale condannava la riduzione in schiavitù degli amerindi. Paolo III, con la sua autorità apostolica, mise fine alle numerose dispute che tenevano banco nelle università europee sulla natura degli abitanti del Nuovo Mondo: dovevano essere considerati “animali superiori” o “uomini inferiori”? Il pontefice chiarì che essi «essendo uomini come tutti gli altri, […] non possono essere assolutamente privati della loro libertà e del possesso dei loro beni, anche se sono fuori dalla fede di Gesù Cristo», per questo, «in virtù della Nostra autorità apostolica, dichiariamo […] che detti indios e altri popoli che possono successivamente essere scoperti, dovranno convertirsi alla religione di Gesù Cristo mediante la predica della Parola e l’esempio di costumi edificanti».

Alla bolla Veritas ipsa seguì il breve apostolico Altitudo divini consilii, con il quale il pontefice condannò il commercio degli schiavi. Nello stesso documento esortò i Francescani, giunti per primi nelle terre del Nuovo Mondo appena sottomesse al Regno di Spagna, a battezzare gli indios.