Muore a Bellagio il poeta e scrittore Filippo Tommaso Marinetti, nato ad Alessandria d’Egitto nel 1876. Autore del “Manifesto del Futurismo”, pubblicato nel 1909 a Parigi, Marinetti è il padre di questo movimento poliedrico: “Noi vogliamo cantare l’amor del pericolo, l’abitudine all’energia e alla temerità […] Noi canteremo le locomotive dall’ampio petto, il volo scivolante degli aeroplani. È dall’Italia che lanciamo questo manifesto di violenza travolgente e incendiaria col quale fondiamo oggi il Futurismo”. Interventista nel primo conflitto mondiale, Marinetti aderisce, nel 1919, ai fasci di combattimento, fondati da Benito Mussolini. Firmatario del “manifesto degli intellettuali fascisti”, nel 1929 Marinetti diventa accademico d’Italia.