Nel 1866, i sindacati americani fecero pressioni senza successo sul Congresso per orari più brevi. In questo senso, il presidente Andrew Jackson, ha promulgato l’Ingersoll Act, che ha ridotto l’orario di lavoro dei dipendenti federali e del settore dei lavori pubblici.
Le proteste e le rivendicazioni dei movimenti sindacali continuarono sul suolo americano, poiché le giornate dei lavoratori americani potevano arrivare fino a 18 ore al giorno. Il culmine delle proteste arrivò nel 1886. Così, il 1 maggio, chiedendo una giornata lavorativa di 8 ore, i lavoratori americani scioperarono. Le mobilitazioni provocarono atti violenti e diversi morti, come avvenne nella cosiddetta Rivolta di Haymarket (4 maggio 1886), a Chicago. In ricordo di quelle mobilitazioni e della conquista della giornata lavorativa di 8 ore, ogni 1° maggio si celebra la Giornata internazionale dei lavoratori.