AGI – “L’ambizioso obiettivo del governo di garantire la scuola in presenza al 100% rischia di essere disatteso nei fatti”. E’ la conclusione cui arriva Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, intervenuto alla presentazione del rapporto Cittadinanzattiva sulla sicurezza nelle scuole. “Le evidenze scientifiche – dichiara Cartabellotta – dimostrano che per minimizzare il rischio di circolazione virale nelle scuole bisogna attuare tutti gli interventi di prevenzione”.
Tuttavia, aggiunge, “nel mondo reale della scuola manca una strategia di screening sistematico di personale e studenti; le regole sul distanziamento sono derogabili in presenza di eventuali limiti logistici; non sono stati realizzati interventi sistematici su aerazione e ventilazione delle aule, nè sulla gestione dei trasporti; la vaccinazione, possibile solo per gli studenti over 12, è in progress e le coperture presentano notevoli differenze regionali; l’obbligo di indossare la mascherina vige solo sopra i 6 anni”.
Di conseguenza, “l’ambizioso obiettivo del governo di garantire la scuola in presenza al 100% rischia di essere disatteso nei fatti, come dimostra il numero di classi in quarantena già pochi giorni dopo l’inizio dell’anno scolastico”, conclude.
“La scuola non è tutta uguale” dal nido fino alla secondaria dal punto di vista della prevenzione al contagio da Covid. E noi “oggi non abbiamo nessuna situazione ottimale”, osserva Cartabellotta. “Forse – continua – nelle superiori” la situazione è migliore “ma lo screening e il distanziamento rappresentano il tallone d’Achille per contrastare la diffusione del contagio”.
Quanto “all’ipotesi di abbandono delle mascherine anche se tutti sono vaccinati in classe non poggia su alcuna evidenza scientifica“. Cartabellotta cita studi che sostengono come le mascherine riducano il rischio di contagio anche se tutti gli studenti sono vaccinati del 50% (low immunity), del 35% per (medium immunity) e del 24 % (high immunity). “Con la variante le percentuali salgono rispettivamente al 70% al 57% e al 41%”.
Source: agi