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Al via il red carpet degli Oscar e il covid non ferma il glamour

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AGI – Il Covid non ferma il glamour, le star sono pronte per il red carpet. Due mesi dopo, la notte degli Oscar è finalmente arrivata. La mascherine non sono previste davanti alle telecamere durante la tradizionale sfilata del gotha del cinema ma sono solo tre i fotografi ammessi e i movimenti devono seguire rigidi percorsi per rispettare il distanziamento sociale.

A differenza di quanto non sia avvenuto con il Bafta o i Golden Globes, l’Academy ha voluto che i nominati partecipassero tutti in presenza, tra il Dolby Theatre, Union Station e altri hub a Londra e Parigi. Le danze si aprono alle 23 italiane con il tappeto rosso piuùfamoso del mondo. Seguono, dalla mezzanotte e mezza, 90 minuti di segmento registrato (“Oscar into the Spotlight”) e poi si entra nel vivo.

Laura Pausini, candidata per la miglior canzone originale con “Io sì (Seen)” (che ha già conquistato il Golden Globe) ha registrato la sua performance accompagnata al pianoforte (rosso scarlatto per l’occasione) da Diane Warren, sul palco del nuovo museo dell’Academy di Los Angeles. Smoking nero per la 12 volte candidata agli Oscar Warren (quest’anno con Pausini) e completo pantalone di lamè d’oro per l’artista italiana, che a causa delle restrizioni per il coronvirus non ha potuto portare con sé la figlia Paola di 8 anni. L’Italia è in gara anche con le nomination per i costumi e per il trucco e parrucco del film “Pinocchio” di Matteo Garrone.

Se a fare incetta di nomination (10) è stato “Mank” diretto da David Fincher (pruduzione Netflix), il film non viene considerato il favorito nelle categorie più ghiotte. In pole position figurano piuttosto “Nomadland”, “Minari”, “Ma Rainey’s Black Bottom,” “The Trial of the Chicago 7”. Stando agli esperti del Gold Derby, “Nomadland” di Chloé Zhao, vincitore dei Golden Globe e del Bafta come miglior film, sarà il pigliatutto.

Ma gli Oscar non hanno mai smesso di sorprendere e a scompigliare le carte quest’anno potrebbe essere “The Trial of the Chicago 7” di Aaron Sorkin, che vanta 6 nomination. La pellicola di Sorkin ha vinto nella categoria “dramma” agli ACE Golden Eddie Awards e agli Screen Actors Guild Awards: tutti i film si sono aggiudicati questi due riconoscimenti (“The Lord of the Rings”, “Crash”, “Slumdog Millionare”, “Argo” e “Parasite”) hanno poi vinto l’Oscar.

Tra misure per il coronavirus e collegamenti Zoom, le sorprese potrebbero essere più di una. Lo show must go on, l’Italia tifa per Laura e l’eterno Pinocchio.

Source: agi


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