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Agricoltori: von der Leyen-Tusk, discussi esenzioni e incentivi

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Bruxelles, 15 mar. – Le nuove proposte – ha spiegato la Commissione – prevedono esenzioni per le piccole aziende agricole, inferiori a 10 ettari, dai controlli e dalle sanzioni legate ai requisiti di condizionalità. “Ciò avrà un impatto reale e immediato sulle numerose piccole aziende agricole in Polonia e nell’Unione europea”. Un’altra proposta modificherà l’obbligo degli agricoltori di non coltivare parte dei loro terreni (le cosiddette Gaec 8). “L’obbligo attuale sarà in gran parte trasformato in un sistema di incentivi. Verrà applicato retroattivamente, a partire dall’inizio del 2024. In pratica significherebbe che gli agricoltori sono incoraggiati a mantenere le aree non produttive, ma senza temere la perdita di reddito se non sono in grado di farlo”, ha precisato la Commissione. I due leader hanno discusso anche delle ulteriori misure per affrontare la situazione del mercato dei cereali e dell’importazione di cereali dalla Russia e, in questo contesto, “la Commissione europea sta valutando la possibilità di introdurre restrizioni all’importazione di prodotti agricoli dalla Russia verso l’Unione europea. Su questa base la Commissione presenterà a breve una proposta”, ha concluso.

 

Bruxelles, 15 mar. – Esenzioni per le piccole aziende agricole dai controlli e dalle sanzioni legate ai requisiti di condizionalità; incentivi per lasciare incolte parti di terreno; una proposta allo studio per introdurre restrizioni all’importazione di prodotti agricoli dalla Russia verso l’Unione europea. Sono alcune delle proposte che la Commissione europea presenterà nel dettaglio nel pomeriggio e che sono state discusse in una telefonata tra il primo ministro polacco, Donald Tusk, e la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. “Dobbiamo sostenere ulteriormente gli agricoltori nel contesto attuale. L’obiettivo principale di queste proposte legislative è alleggerire ulteriormente gli oneri amministrativi per gli agricoltori dell’Ue e dare agli agricoltori e agli Stati membri una maggiore flessibilità per conformarsi a determinate condizionalità ambientali, senza ridurre il livello generale di ambizione per quanto riguarda gli obiettivi di protezione ambientale e climatica. la politica agricola dell’Ue”, ha spiegato la Commissione europea. “Attraverso le modifiche proposte sarà possibile applicare determinati standard in modo più compatibile con le realtà quotidiane che gli agricoltori affrontano sul campo”, ha aggiunto.