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Afghanistan: HRW protesta per divieto donne a parco nazionale

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“Le donne e le nostre sorelle non possono andare a Band-e-Amir finché non raggiungiamo un accordo di principio. Le agenzie di sicurezza, gli anziani e gli ispettori dovrebbero agire. Andare in visita turistica non è un dovere”, ha dichiarato Hanafi al termine dell’incontro, secondo quanto riportato dalla testata afghana ToloNews.
Il nuovo veto, che si aggiunge a una lunga lista di restrizioni sulle donne adottate dai talebani da quando sono al potere, è dovuto al fatto che “ci sono lamentele sulla mancanza di hijab o sull’uso improprio dello hijab” nel parco, ha detto il capo del Consiglio degli Ulema sciiti di Bamyan, Sayed Nasrullah Waezi. Il relatore speciale delle Nazioni Unite sui diritti umani in Afghanistan, Richard Bennett, ha espresso ieri il suo disappunto per la misura sul sito di social network X (ex Twitter), chiedendo perché una tale restrizione “sia necessaria per rispettare la Sharia e la cultura afghana”. Secondo l’UNESCO, Band-e-Amir è costituito da una mezza dozzina di laghi “creati naturalmente con formazioni e strutture geologiche speciali, nonché con una bellezza naturale e unica” ed è stato il primo parco nazionale istituito in Afghanistan, nel 2009.  Ha suscitato una nuova ondata di indignazione internazionale l’ennesima stretta dei talebani sui diritti delle donne: le reazioni sono giunte dopo che il governo afghano “de facto” ha deciso di vietare alle donne l’ingresso in un parco nazionale.

“Non contenti di privare le ragazze e le donne dell’istruzione, del lavoro e della libertà di movimento, i talebani vogliono anche privarle dei parchi, degli sport e ora anche della natura”, ha dichiarato in un comunicato la direttrice associata di HRW per i diritti delle donne, Heather Barr. Nei giorni scorsi i talebani al potere dal 15 agosto 2021 hanno bandito le donne dal parco nazionale di Band-e-Amir, nella provincia centrale di Bamyan, perché non rispettano le regole, ha dichiarato ai media il Ministro per la Propagazione della Virtù e la Prevenzione del Vizio Mohammad Khalid Hanafi, dopo un incontro con i leader religiosi locali. (AGI)
VEN