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Acqua: Istat, Umbria in testa per il consumo di minerale

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Nel 2024, la quota di persone di 11 anni e più che nel nostro Paese consuma almeno mezzo litro di acqua minerale al giorno è pari all’82,6%, e risulta sostanzialmente invariata nell’ultimo triennio. Il consumo di acqua minerale è maggiore nel Nord-ovest (87,2%) e nelle Isole (84,8%), e minore nel Sud (76,0%). Lo rileva l’Istat nel report “Le statistiche sull’acqua”. A livello regionale, l’Umbria mantiene il primato nel consumo di acqua minerale (92,0%), mentre nella provincia autonoma di Bolzano si registra il valore minimo (58,6%).
Nel 2022, i prelievi nazionali di acque minerali naturali a fini di produzione si attestano sui 18,9 milioni di metri cubi, in lieve calo (-0,8%) rispetto al precedente anno e proseguendo la tendenza flessiva registrata dal 2021. I prelievi complessivi, infatti, hanno segnato una crescita dal 2015 al 2020, passando da 16,2 milioni a quasi 19,8 milioni di metri cubi, con un tasso medio annuo del +4% circa. Tale tendenza si è interrotta nel 2021, quando si è registrato un calo del 3,4% rispetto al 2020. Sono 308 le concessioni minerarie autorizzate in Italia per l’estrazione di acque minerali, rilasciate dalle istituzioni pubbliche locali e 212 i Comuni che nel proprio territorio ospitano almeno un sito estrattivo. (AGI)
BAS