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Acqua: Crea, -20% risorsa idrica in Italia

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Negli ultimi 100 anni in Italia abbiamo avuto un calo della risorsa idrica rinnovabile del 20%, a fronte di un prelievo idrico attuale pari a circa 30 miliardi di metri cubi. Sono i dati elaborati dal Crea in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua e pubblicati in una infografica che documenta i frutti del lavoro della ricerca. Il CREA, infatti, con il suo centro di Politiche e Bioeconomia, supporta le Istituzioni nazionali e regionali nella programmazione e gestione degli usi dell’acqua in agricoltura, attraverso le banche dati SIGRIAN (Sistema Informativo Nazionale per la Gestione delle Risorse Idriche in Agricoltura) e DANIA (Database Nazionale degli investimenti per l’Irrigazione e l’Ambiente). L’Italia è il terzo paese europeo per disponibilità di acqua e, dei circa 30 miliardi di metri cubi che preleva ogni anno, destina il 41% all’agricoltura. Ma il trend è in crescita, considerato che negli ultimi anni piove meno in inverno e, dunque, sono molti di più i terreni bisognosi di acqua. Secondo SIGRIAN, la banca dati che monitora l’attività di 600 enti irrigui deputati a prelevare l’acqua dai corpi idrici e distribuirla alle aziende agricole associate, viene fornita acqua in forma collettiva, al 60% delle aree irrigate su tutto il territorio nazionale (circa 1.6 milioni di ettari), grazie ad una rete irrigua di 43.000 km. DANIA, invece, restituisce una potenzialità di intervento di oltre 450 progetti irrigui immediatamente attuabili (per un valore totale di 4,3 miliardi di euro), che hanno come obiettivo l’efficientamento e la digitalizzazione di quasi 8.000 km di rete esistente e la realizzazione di oltre 500 km di nuova rete, con 400 milioni di metri cubi risparmio idrico e almeno 1 milione di metri cubi di nuova capacità di accumulo in piccoli e medi invasi. (AGI)
PGI