(AGI) – Roma, 31 lug. – “Dopo l’espansione osservata nella prima parte del 2022, l’impatto sul livello dei tassi di interesse degli effetti della politica monetaria restrittiva della Bce ha comportato, nel secondo semestre del 2022, una contrazione della domanda di mutui per l’acquisto di abitazioni da parte delle famiglie, diffusa in tutte le aree del Paese”. Lo sottolinea l’Abi citando i risultati dell’ultima indagine Regional Bank Lending Survey, pubblicata dalla Banca d’Italia e osservando che “i dati indicati riflettono il supporto del mondo bancario in Italia a sostegno delle famiglie”. In questo contesto, s’inserisce la recente iniziativa dell’Abi per promuovere l’adozione da parte dei propri associati di ulteriori misure in favore delle famiglie con mutui a tasso variabile senza cap, al fine di attenuare gli impatti dell’incremento dei tassi d’interesse sull’importo delle rate, quali: “l’allungamento del piano di ammortamento dei finanziamenti per l’acquisto della prima casa; l’ampliamento della platea dei beneficiari della rinegoziazione dei contratti di mutuo ipotecario” e “l’ulteriore diffusione della conoscenza presso la propria clientela della possibilità di ricorrere Fondo di solidarietà per i mutui per l’acquisto della prima casa, al fine di sospendere – al verificarsi di specifici eventi – il pagamento delle rate del finanziamento”. (AGI)