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A Sant’Anna di Stazzema ‘Marchio del Patrimonio Europeo 2023’

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La Commissione Europea ha conferito al Comune di Sant’Anna di Stazzema il ‘Marchio del Patrimonio Europeo 2023’. Insieme al Comune toscano, sono stati premiati altri sei siti europei: Cisterscapes – Paesaggi cistercensi per collegare l’Europa (Austria, Cechia, Germania, Polonia, Slovenia); il monastero di San Jerónimo de Yuste (Spagna); il Museo di Nostro Signore nel sottotetto (Paesi Bassi); il Teatro Reale di Toone (Belgio); Kalevala (Finlandia) e l’Ateneo rumeno (Romania).
Sant’Anna di Stazzema è uno dei luoghi teatro di uno dei più efferati eccidi di civili durante la Seconda Guerra Mondiale: il 12 agosto 1944, infatti, in poco più di tre ore, furono massacrate dalle truppe nazifasciste 560 persone, tra cui molti bambini. Dal 2000 Sant’Anna è sede del Parco Nazionale della Pace.
La Commissione Europea ha riconosciuto il valore europeo di Sant’Anna di Stazzema in quanto “luogo della memoria che commemora le sofferenze subite dalle popolazioni civili durante le guerre. Il Parco della Pace rappresenta un sito significativo e ben concepito per discutere dei conflitti politici e promuovere i valori europei”, si legge nelle motivazioni. Lo scorso novembre, in seguito alla preselezione nazionale dei siti italiani da candidarsi al ‘Marchio’, su indicazione del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, il Dicastero ha comunicato i due siti italiani per la selezione 2023: il Complesso monumentale di San Vincenzo al Volturno, in Molise, e Sant’Anna di Stazzema. Dopo la valutazione da parte del panel europeo di esperti, il riconoscimento è stato conferito a Sant’Anna di Stazzema, secondo la procedura stabilita dalla Decisione istitutiva del Marchio del Patrimonio Europeo che prevede che per ciascuno Stato membro possa essere scelto solo un sito.
“La scelta di Sant’Anna di Stazzema è una bellissima notizia ed è un riconoscimento importante per quello che è diventato un simbolo nella memoria profonda della nazione. Si tratta, infatti, di un luogo cardine della nostra storia che ha inciso, con la sua sofferenza, nel fondamentale processo di formazione della comune identità europea”, sottolinea il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. (AGI)
RED