Da Bruce Chatwin a Apple, passando per la riparazione dei parabrezza. Tra le nove applicazioni premiate da Cupertino con il Design Awards 2019, ce n’è una italiana: Flow di Moleskine. Sì, quello dei taccuini, che ormai da tempo ha smesso di fare solo taccuini e si è dedicato anche al digitale.
Flow è un’app che trasferisce su iPhone e iPad l’esperienza classica. Si può disegnare e appuntare con diversi strumenti, penna e pennini, colori e tipi di “carta”. Apple l’ha premiata per essere un’applicazione “pratica e artistica, che unisce funzionalità e design elegante” ed è “ricca di accorgimenti come un’interfaccia nascosta per concentrarsi sulla propria attività”.
“Se prendi sul serio i tuoi schizzi – conclude Apple – Flow è una scelta degna di nota”. L’applicazione, disponibile solo per iOS, si integra con Apple Pencil (il pennino della casa), si scarica gratuitamente e si può provare gratis per una settimana. Dopo scatta un abbonamento, mensile da 1,99 dollari o annuale da 11,99 dollari.
Trovare Moleskine tra le app deve sorprendere fino a un certo punto. La società è nata di carta, dando – nella seconda metà degli anni ’90 – un marchio a quei quaderni con copertina nera rigida usati da Ernest Hemingway e Bruce Chatwin. L’idea ha successo, la società cresce e, dopo essere passata in mani francesi, si quota nel 2013.
L’esperienza a Piazza Affari dura fino al 2017: un’offerta pubblica di acquisto porta Moleskine (che continua ad avere la sede in Italia) sotto il controllo di DM Invest, società che fa capo al gruppo belga D’Ieteren, lo stesso che detiene il marchio per la riparazione dei cristalli Carglass. In tempo di smartphone da 6 pollici e pennini, i taccuini sono morti? Al di là di quanto scrive Moleskine sul suo sito (“Nel moderno mondo digitale, la carta è più importante che mai”), il marchio ha capito che il taccuino può essere una ricchezza anche sul display.
E così ha creato Moleskine+, una linea di accessori e soluzioni che fondono digitale e analogico. Comprende anche quattro app: oltre a Flow, c’è Page Camera (per digitalizzare le note su carta), Actions (una sorta di agenda digitale) e Timepage (un calendario). Sta funzionando? A quanto pare sì. Il fatturato 2018 è stato di 174,1 milioni (in crescita del 15% rispetto al 2017). Il 78% arriva dalla carta, ma il segmento Moleskine+ vale il 9% degli incassi. Il 13% che avanza è dato dagli accessori, come le borse.
Oltre a Flow, il Design Award 2019 di Apple è andato ad altre otto applicazioni. Ordia è un gioco, sviluppato in Inghilterra, in cui si agisce solo con un dito. Un polpastrello per muoversi, saltare ed evitare gli ostacoli. Anche l’app australiana The Gardens Between è un gioco. I due protagonisti, Arina e Frendt, viaggiano su isolotti che custodiscono oggetti-ricordo della loro infanzia. Per Apple è “un rompicapo surreale”, con “una grafica splendida” in cui il giocatore “controlla lo scorrere del tempo più che i personaggi”.
L’app francese Asphalt 9: Legends è un gioco di corse automobilistiche, che secondo Cupertino conferma la bontà delle precedenti edizioni. Sempre alla categoria dei giochi, la più rappresentata tra i premiati, appartiene l’austriaca Eloh, un rompicapo “piacevolmente complesso e rilassante”: l’obiettivo è organizzare dei blocchi in modo da far rimbalzare le palline da un punto A a un punto B. Note positive del gioco, sottolinea Apple, sono la grafica che pare “dipinta a mano” e la colonna sonora caratterizzata dal ritmo delle percussioni.
Arriva dalla Lituania Pixelmator Photo, un editor fotografico “sorprendentemente accessibile”, “con un’interfaccia bella e senza fronzoli”. Ma adatto anche “agli esperti che desiderano massimizzare ogni pixel del loro iPad”. Infine tre app statunitensi. Butterfly iQ – Ultrasound è un’applicazione che permette, assieme a un dispositivo specifico, di trasforma l’iPhone in un accessorio per la diagnostica per immagini.
Thumper: Pocket Edition è un gioco dal meccanismo semplice (guidare uno scarafaggio lungo una “pista” cromata), reso però innovativo da grafica aggressiva, neon stile anni ’80, musica heavy-metal e grande fluidità. Apple premia anche HomeCourt, app dedicata al basket cui aveva dato grande visibilità durante la presentazione degli iPhone, con tanto di Mvp (Steve Nash) sul palco. L’app traccia tiri e i movimenti in tempo reale e, grazie all’intelligenza artificiale e ai consigli di veri allenatori, permette di allenarsi per migliorare il proprio gioco.
Vedi: Come funziona l'unica app italiana premiata da Apple nel 2019: Flow di Moleskine
Fonte: innovazione agi