Di Carmelo Finocchiaro
L’Europa della gente non esiste da tanto tempo. Forse non è mai esistita. Il sogno di Spinelli è rimasto in parte nel cassetto, specie in questo ultimo decennio, quasi si fosse fatta una gara per allontanare gli europei dall’Europa. Responsabili di questo percorso, che ha delegato agli eurocrati, il potere di fatto, sono stati le grandi famiglie politiche dei popolari e dei socialisti. Il risultato è stato quello di consegnare tanta parte dei popoli europei alle forze sovraniste e xenofobe, che hanno cavalcato il vero disagio di una massa enorme di cittadini che in questi anni hanno assistito al potere della finanza e delle banche dominare le scelte dell’Europa. Sempre piu’ sono state applicate norme pro banche e dato spazio al mercato degli NPL, consentendo di vendere il debito degli europei a grandi potentati economici, oggi potenzialmente in grado di condizionare il mercato finanziario e immobiliare del vecchio continente. L’Italia da economia in forte crisi recessiva, è stata ed è il Paese che piu’ di altri sta subendo questo strapotere, con continue violazioni di diritti costituzionali e il varo di leggi in favore dei potentati finanziari. Ecco perchè bisogna invertire la rotta, a partire da queste prossime elezioni europee. Noi cittadini dobbiamo imporre alle forze che piu’ di altre rappresentano le nostre idee, un cambio di passo. Quel cambio di passo che serva in tempi medi a far nascere l’Europa politica che vogliamo e non solo quella della Banca Centrale Europea. Del rest0 nella classifica del grado di fiducia degli italiani verso le istituzioni, le banche sono al terz’ultimo posto, dopo Parlamento e partiti politici, essendo percepite dai cittadini come usurarie, ladre e truffatrici, come è accertato perfino negli ultimi sondaggi di Renato Mannheimer: le prime parole associate alle banche infatti secondo i risultati dell’indagine Ispo sono: “ladri”, “truffatori” ed “usurai”.