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Gospel e classici immortali al “Bellini” di Catania

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Venerdì 27 dicembre 2024 ( ore 20,30) il tradizionale concerto di Natale,
protagonista il Coro dell'ente lirico guidato da Luigi Petrozziello nella
doppia veste di direttore e pianista
Fonte: Ufficio Stampa Teatro Massimo Bellini di Catania
È Natale e il Teatro Massimo Bellini s'immerge nell'atmosfera delle Festività
arricchendo i sontuosi foyer di raffinate decorazioni a tema. Una scenografia ideale
per ospitare nella magnifica sala del Sada l'emozionante concerto concepito per
celebrare la Natività, tra gospel, spiritual e pagine intramontabili. Protagonista sarà il
pluripremiato Coro del Teatro, guidato dal maestro Luigi Petrozziello nella doppia
veste di direttore e pianista. L’appuntamento è per venerdì 27 dicembre alle 20:30.
Continua intanto la campagna abbonamenti per la Stagione di Opere e Balletti,
che si inaugurerà il 18 gennaio con “Norma”, in omaggio al 190⁰ anniversario della
scomparsa di Vincenzo Bellini. Dall’8 gennaio sarà inoltre possibile acquistare anche
i singoli biglietti per ciascuno dei 7 titoli in programma, tutti di grande richiamo,
come la pucciniana “Madama Butterfly”, il donizettiano “Don Pasquale”, “Don
Giovanni” di Mozart, l’“Otello” verdiano ma anche il balletto Othello 2.0, moderna
rivisitazione della tragedia scespiriana. E per finire un altro classico come “Lo
schiaccianoci” di Ĉajkovskij. Capolavori che vedranno in scena interpreti del calibro
di Jessica Pratt, Irina Lungu, John Osborn, Gregory Kunde, Valeria Sepe, per non
citarne che alcuni.
È questo il forte richiamo a godere della Musica dal vivo in uno dei teatri più belli
del mondo; questa “la libertà di scegliere la bellezza”, come recita il Leitmotiv
indicato dal sovrintendente Giovanni Cultrera di Montesano nel segno di una
responsabile progettualità artistica e manageriale. Un nuovo corso premiato dal
favore della critica e soprattutto dall’amore del pubblico, con record di presenze e
costanti sold out.
Un successo annunciato è anche il Concerto di Natale che accompagnerà il
pubblico in un viaggio tra le note che unisce tradizione e modernità, trasmettendo un
messaggio di pace e condivisione attraverso una sequenza di brani corali ricchi di
storia e significato.
Ad aprire sarà l’intramontabile “Adeste, fideles”, il cui autore resta anonimo. La
melodia, spesso attribuita all’inglese John Francis Wade, risale infatti al XVIII secolo
ed è diventata un inno universale che invita alla celebrazione gioiosa della nascita di
Cristo. Seguirà “Quanno nascette Ninno”, scritto da Alfonso Maria de’ Liguori,
venerato santo e compositore italiano del XVIII secolo. Il brano, in dialetto
napoletano, rappresenta un esempio di profonda devozione popolare e offre una
narrazione semplice e poetica della Natività.

Tra i brani secolari, non poteva mancare il celeberrimo “Stille Nacht” di Franz
Xaver Gruber, scritto nel 1818 e tradotto in più di 300 lingue e dialetti. Dichiarato
patrimonio culturale immateriale dall’Unesco, questo canto è un simbolo di pace,
tanto che durante la Prima Guerra mondiale venne intonato simultaneamente dai
soldati nei due fronti opposti come gesto di tregua natalizia.
La locandina include spiritual e gospel dal forte impatto emotivo. “All Night,
All Day”, tradizionale spiritual arrangiato da Patsy Ford Simms, esprime così la
costante e continua protezione di Dio. Con “Amazing Grace”, proposto nella versione
di Benjamin Harlan, si celebra la grazia divina capace di redimere anche l’anima più
perduta. A rappresentare le voci contemporanee troviamo “Days of Beauty” di Ola
Gjeilo, compositore norvegese noto per il suo stile che fonde minimalismo e
profondità spirituale, offrendo un’interpretazione moderna e intensa della bellezza
della vita.
La serata non mancherà di sorprendere con brani che appartengono alla tradizione
popolare e cinematografica come “White Christmas” di Irving Berlin, un’iconica
melodia americana composta nel 1942, considerata il singolo più venduto della storia
della musica. In “I Feel the Spirit!” di Don Besig emerge invece la gioia del canto
corale, con arrangiamenti freschi e coinvolgenti.
Il gospel trova piena espressione con “My Secret of Joy” di Charles Tindley,
uno dei pionieri del genere, che nei primi del Novecento trasformò gli spiritual in una
forma musicale moderna. Immancabile anche “Oh Happy Day” di Edwin Hawkins,
brano esploso negli anni ’60, diventato simbolo di gioia e rinascita spirituale. Infine,
l’apice dell’esecuzione sarà raggiunto con “O Holy Night” di Adolphe Adam,
compositore francese di primo Ottocento, celebre per le sue opere e i suoi balletti, che
con questa composizione cattura l’intensità della Natività attraverso virtuosismo
vocale e lirismo.
E dopo il Natale, la festa continua anche al Teatro Massimo Bellini con
l’immancabile Concerto di Capodanno. Info su www.teatromassimobellini.it