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Mayotte: un ristorante condivide cibo internet ed elettricità

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“Facciamo passare altre due persone: le sedute durano 20 minuti!”. Ad Hamjago, nel nord-ovest di Mayotte, Coco Beach possiede due tesori: un generatore e una connessione internet satellitare. Gli abitanti vengono qui per ricaricare i loro telefoni e cercare di trovare i loro parenti scomparsi.
È un gradito gesto di solidarietà per gli abitanti di questo villaggio, dove gli aiuti arrivano ancora a singhiozzo, cinque giorni dopo il passaggio devastante del ciclone Chido. Senza acqua corrente, senza elettricità e senza rete, la popolazione è tagliata fuori dal resto del mondo. “È molto utile. In questo modo, possiamo beneficiare della connessione Wi-Fi e consumare energia nel telefono”, sorride Rodrigue Singay, un residente di Mtsamboro, il comune a cui appartiene Hamjago.
Davanti a lui, su diversi lunghi tavoli, un’accozzaglia di ciabatte elettriche viene messa a disposizione delle vittime. Dietro di lui, nelle cucine, il team del Coco Beach è alacremente al lavoro: i due generatori del ristorante mantengono in funzione i congelatori. Il cibo viene portato dai residenti locali per evitare che marcisca. Al timone c’è Renan Michaloud, gestore del Coco Beach e insegnante di sport in una scuola vicina. Per precauzione, aveva noleggiato i generatori poco prima dell’arrivo del ciclone. I locali a pianta aperta del Coco Beach hanno resistito al ciclone. È qui che è iniziata l’avventura. “Tutte le persone che non avevano più una casa sono venute a trovarci e noi abbiamo aperto le nostre stanze”, spiega Ronan Michaloud.
Dovevano mangiare: Coco Beach ha riaperto le sue cucine. Per la connessione a Internet, Coco Beach utilizza un’antenna Starlink. E alcuni amici vengono a dare una mano. “È un luogo in cui le persone si riuniscono. Cerchiamo conforto, possiamo bere e mangiare”, sorride Renan Michaloud. Il team del ristorante ha dovuto organizzarsi per evitare di essere sopraffatto. D’ora in poi, 20 persone potranno entrare in sessioni di 20 minuti, solo per ricaricare i loro telefoni.
L’equipe del Coco Beach ha trovato la soluzione travasando le auto dei loro amici lontani da Mayotte. L’unico simbolo dello Stato presente nella regione devastata è la gendarmeria, il cui piccolo squadrone locale beneficia anch’esso del collegamento con Coco Beach. “Stanno lavorando come pazzi, si stanno sfinendo, ma sono soli al mondo in questa zona”, dice Ronan Michaloud, preoccupato per la mancanza di reazioni da parte delle autorità e arrabbiato per la mancanza di aiuto alla popolazione da parte del municipio. (AGI)