Nel corso della polemica è intervenuta la casa automobilistica con una nota ufficiale ha voluto precisare la presenza delle supercar al rifugio Comici. “Automobili Lamborghini ribadisce il suo impegno nel rispettare tutte le normative, affidandosi ad agenzie terze specializzate nell’organizzazione e realizzazione degli eventi, per assicurare che ogni attività organizzata dall’azienda sia conforme agli standard più elevati di legalità e professionalità – scrive Lamborghini S.p.A. –. Riteniamo opportuno e doveroso informare che l’evento è stato organizzato, gestito ed eseguito da un’agenzia terza incaricata di realizzare l’evento a regola d’arte. L’evento è stato svolto nel pieno rispetto dei termini contrattuali stabiliti”. Automobili Lamborghini S.p.A., precisa che “ogni fase dell’organizzazione, dalla pianificazione alla realizzazione, è stata attentamente supervisionata per garantire la conformità a tutti i requisiti contrattuali da parte dell’agenzia stessa” e si “dissocia totalmente e fermamente da qualsiasi supposizione o dichiarazione che non provenga direttamente da fonti ufficiali”. È diventato un caso la presenza di due Lamborghini davanti al rifugio Comici in Val Gardena in Alto Adige. L’Alpenverein Suedtirol, il club alpino di lingua tedesca presente in provincia di Bolzano e il Cai Alto Adige, hanno criticato fortemente che i conducenti delle sue autovetture di lusso abbiamo ricevuto l’autorizzazione per raggiungere il rifugio ai piedi del Sassolungo nel cuore delle Dolomiti. “Questi avvenimenti come una provocazione, come l’ignoranza di qualsiasi regola di comportamento in montagna, indipendentemente dallo scopo, le auto di lusso non devono trovare spazio in un rifugio”, ha detto il presidente dell’Alpenverein, Georg Simeoni e precisato, “ecco perché ci opponiamo a nuovi progetti di sviluppo e di espansione sulla montagna”.
A fargli eco il presidente del Cai, Carlo Alberto Zanella che parla di “alta montagna ormai diventata un autentico luna park con elicotteri che scorrazzano nei cieli trasportando turisti, pseudo rifugi che offrono pernottamenti a 400 euro e cene gourmet a base di pesce, cabinovie che offrono aperitivi e cene serali, piste aperte anche di notte, malghe con musica a tutto volume e adesso esposizione di automobili che di certo non sono accessibili alle tasche di tutti”. (AGI)