Si stima che i feriti siano oltre 200. Nella capitale Port Vila continuano le ricerche dei dispersi. Almeno una decina di edifici della città, che ha meno di 50 mila abitanti, ha riportato danni strutturali. Tra questi anche le sedi delle ambasciate di Stati Uniti, Regno Unito e Nuova Zelanda.
L’aeroporto della capitale è chiuso, tranne che ai velivoli impiegati per le operazioni umanitarie. Secondo stime dell’Ufficio delle Nazioni unite per gli affari umanitari, il terremoto, di magnitudo 7.4, ha interessato circa 116 mila persone. A Vanuatu le comunicazioni sono ancora interrotte in gran parte dell’arcipelago. Si riportano danni a strade, ponti e altre infrastrutture. Anche il principale ospedale di Port Vila è rimasto danneggiato. Per l’assistenza ai pazienti sono state allestite tende da campo all’esterno del presidio. (AGI)