“Viviamo in un mondo diverso, che cambia velocemente, dove verità e menzogna si fondono in una realtà virtuale, dove i fatti sono opzionali e le convinzioni flessibili e i valori si sciolgono come il ghiaccio nel Sahara. Dobbiamo sentire la necessità di vivere il valore della vita umana, dell’empatia, della gentilezza, con il desiderio di vedere finire tutte le guerre, ogni sofferenza umana”. Così la cantante israeliana Noa durante la sua travolgente ed emozionante esibizione a Palermo. In un affollatissimo Teatro Golden, con la sua band e Gil Dor, insieme all’artista palestinese Miriam Toukan, ha dato vita al ‘Concerto per la pace tra Israele e Palestina’. L’israeliano, l’arabo, l’inglese e l’italiano sono diventati strumenti di un messaggio universale, in un contesto, sì di impegno, ma anche di grande partecipazione emotiva e gioia, con Noa piena di energia. Le due artiste si sono abbracciate e, in uno slancio affettuoso, Noa ha baciato la pancia di Miriam in attesa di una nascita ormai prossima, segno potente e silenzioso di vita e di buon auspicio.
“Dovremmo dimenticare – ha aggiunto Noa – quanto siamo stati orribili gli uni con gli altri, quanto brutali, ostili, violenti e freddi. Dovremmo ricordare che siamo tutti una sola cosa, tutti connessi, tutti figli in cerca d’amore, nati dall’amore, tutti noi eroi, sognatori, eroi, perdenti, tutti migranti che salpiamo tristemente dalla nostra casa cercando il coraggio di affrontare l’ignoto, impauriti, pieni di speranza e vulnerabili”.
Noa è stata una delle protagoniste del movimento che dall’inizio del 2023 si batte nelle piazze israeliane per le dimissioni di Netanyahu e del suo governo, già da prima dello scoppio della guerra con Hamas. Miriam Toukan, cantante, autrice, avvocato, attrice e attivista per la pace è impegnata sul fronte dei diritti umani sin dagli inizi della sua carriera. È membro di tanti movimenti per la pace come “tanding Together, ombatants for Peace, Mujeres tejiendo la paz e Women Wage Peace, movimento femminile fondato dopo la guerra di Gaza del 2014.
Noa all’inizio del concerto aveva ricordato lo stretto legame con la Sicilia: “Eccoci qui dopo che tante cose sono accadute, eccoci in un mondo radicalmente diverso da quello in cui siamo cresciuti, che pensavamo di avere capito, da com’era quando ho cantato la prima volta qui in Sicilia, 32 anni fa nella vostra Isola che è diventata una seconda casa per me, con così tanti momenti di magia, così tanti amici diventati come la mia famiglia, con così tanto amore, dolore e sogni. Ai sogni non vogliamo rinunciare e neppure all’amore e al desiderio di vedere finire ogni guerra”. (AGI)
MRG