“Lo abbiamo chiamato ‘Architettura in luce’ – prosegue il sindaco Lo Sapio – e l’utilizzo della tecnologia multimediale intende garantire un effetto duraturo sui pellegrini. Potenziare, in questo modo, l’esperienza dei visitatori non solo arricchirà il loro incontro con il sacro, ma funzionerà anche da strumento di educazione e coinvolgimento”. La parte laterale del Santuario permetterà invece di raccontare, sempre attraverso il videomapping, la storia della Madonna di Pompei che, accompagnata da San Domenico e Santa Caterina da Siena, è raffigurata in trono con Gesù.
“Luce e iconografia” è il titolo scelto per celebrare un punto di riferimento essenziale della tradizione popolare e per celebrare, come già ricordato, i 150 anni di fede e devozione”.“Luci e Ombre” è poi il videomapping architettonico e iconografico che riguarda le facciate del Campanile, un grande omaggio al centenario della sua realizzazione, raccontando la storia di un monumento significativo per Pompei e i suoi visitatori. Attraverso la fusione di arte, tecnologia e spiritualità, questa iniziativa avrà il potenziale di attrarre e ispirare, celebrando il patrimonio culturale e religioso con una nuova e avvincente narrazione visiva: “Palazzo De Fusco – aggiunge Lo Sapio – verrà invece raccontato dal progetto ‘Arte di illuminare’. L’obiettivo, in questo caso, è di dare risalto al patrimonio artistico della nostra città e di trasformare lo storico edificio in un luogo di incontro, contemplazione e celebrazione per tutti”. Storie dunque proiettate per raccontare Pompei e i suoi luoghi simbolo come l’ex Pontificio Ospizio Femminile del Sacro Cuore (“Incanto visivo”). Fondato negli anni ’60 dal vescovo di Pompei, monsignor Aurelio Signora, l’orfanotrofio rappresenta quello che fu punto di riferimento per l’accoglienza e l’educazione dei minori, portando avanti nel tempo l’eredità del Beato Bartolo Longo. Pompei illumina e racconta i suoi luoghi simbolo. Al via il videomapping delle sette location più prestigiose a partire ovviamente dal Santuario che, ogni anno, è meta di milioni di pellegrini. Dal 16 dicembre, le storie su cui si incentra la devozione verso la Madonna verranno raccontate con proiezioni sulle facciate e gioco di luci. Un viaggio su cui si basa il progetto “Pompei continuum”, con cui la città si candida a Capitale della Cultura 2027. Il rinvio della decisione sulle finaliste non ferma Pompei che continua il suo lavoro per essere designata come Capitale della Cultura 2027.
“Abbiamo deciso – spiega il sindaco Carmine Lo Sapio – che, in attesa del 31 gennaio, data in cui verrà individuata la rosa ristretta delle città candidate, proseguiamo nell’attuazione del nostro progetto, ‘Pompei continuum’, che verrà portato comunque a compimento”. Ed è così che, a partire da lunedì prossimo, le strade di Pompei inizieranno a illuminarsi. Sette le location individuate nell’ambito del progetto che sostiene la candidatura: “Luoghi suggestivi – sottolinea Lo Sapio – che ospiteranno installazioni di videomapping, videoproiezioni e spettacoli di luce. Un lavoro enorme curato da Cethegus spa e realizzato con il contributo determinante della Prelatura territoriale. Un lavoro che vuole valorizzare alcune ricorrenze storiche di grande rilevanza, come il 150simo anniversario della venuta dell’Icona della Madonna di Pompei e il centenario della realizzazione del Campanile progettato dall’architetto e Servo di Dio Aristide Leonori tra il 1912 e il 1925″. L’obiettivo del progetto è dunque quello di illuminare luoghi sacri e storici della città, luoghi simbolo in Italia e nel mondo. Il percorso individuato parte dal videomapping architettonico proiettato sulla facciata del Pontificio Santuario. La storia dell’orfanotrofio è quindi intrinsecamente legata ai valori di accoglienza, rispetto e innovazione educativa.Previste inoltre videoproiezioni iconografiche presso le Stazioni ferroviarie di Viale Mazzini e di Via Diaz. Lo scopo è, in questo caso, celebrare il Natale e i temi di viaggio attraverso un’esperienza visiva coinvolgente.
Attraverso il mix di immagini festose, legami con la cultura popolare e narrazioni interattive, questo progetto non solo intratterrà i bambini e le famiglie, ma favorirà anche un senso di comunità e partecipazione. “Sono convinto – conclude Lo Sapio – che attraverso la sinergia di tutti i soggetti coinvolti e l’impegno della comunità riusciremo a rendere Pompei non solo un centro culturale di riferimento, ma anche un esempio di come la valorizzazione del patrimonio spirituale, artistico e storico possa favorire la crescita sociale ed economica di un’intera regione. Tutti i progetti oggetto della candidatura non sono semplicemente un evento, ma un viaggio che abbraccia il passato, illumina il presente e guida verso un futuro luminoso, per Pompei e le 103 amministrazioni che ci sostengono”. (AGI)