La velocità del cambiamento, dal punto di vista economico, sociale e culturale. Sono i temi del 13esimo numero della rivista The Corporate Communication Magazine edito da ICCH, di cui si é parlato durante la presentazione del nuovo numero, presso la Fondazione Eni Enrico Mattei a Milano. Dalla peste manzoniana del XVII secolo all’avvento di ChatGPT, le nostre società sono il frutto di cambiamenti a volte repentini e inaspettati che hanno riconfigurato il tessuto sociale, economico e culturale delle civiltà. Questi eventi hanno non solo alterato il corso della storia, ma hanno anche ridefinito il modo in cui le società si organizzano, comunicano e si evolvono. Infatti, nella società occidentale contemporanea la comunicazione ha sostituito la forza come nucleo centrale della società. Comunicazione che è presente in tutte le aree delle nostre vite: dalla politica alle relazioni internazionali, dall’economia alle nuove tecnologie. Dell’intelligenza artificiale ha parlato Ferruccio de Bortoli, sottolineando il conformismo che circonda il cambiamento, le false posizioni favorevoli, che poi non portano a nulla o rallentano comunque i processi di trasformazione: “meglio scontrarsi ma no al conformismo generalizzato”. Al dibattito è intervenuta anche Luisa Damiano, Professore ordinario di logica e filosofia della scienza dell’Università IULM, che ha parlato dei robot sociali, ideati per comunicare con noi attraverso i nostri segnali, i gesti, gli sguardi. “Possono essere usati anche come baby sitter e nelle pulizie domestiche. Si sono mostrati anche nella mediazione, hanno dato risultati positivi con bambini autistici”. I rischi temuti dalle persone é che si possono sostituire a noi. come h osservato Pierangelo Fabiano, Segretario Generale ICCH, “Siamo giunti al terzo anno di attività del nostro hub, nato con l’obiettivo di creare un ponte tra il mondo accademico, gli studenti e i professionisti della comunicazione, approfondendo temi di grande rilevanza sociale. Grazie all’importante supporto dell’Università IULM, abbiamo realizzato numerose ricerche e pubblicato 13 Magazine, a cadenza trimestrale. Questa volta abbiamo voluto affrontare un tema di fondamentale importanza e attualità: la velocità del cambiamento. La storia moderna ci insegna che il primo grande cambiamento è stato segnato dall’invenzione della stampa, seguito dall’avvento del web e, oggi, dell’intelligenza artificiale. Con questo spirito di innovazione e riflessione, desidero ringraziare tutti per il lavoro svolto e guardare con entusiasmo alle sfide del prossimo anno, con l’ambizione di continuare a promuovere progetti sempre più significativi e approfonditi.”“Stiamo attraversando non un’epoca di cambiamenti, ma un cambiamento d’epoca – è intervenuto Luciano Violante, Presidente della Fondazione Leonardo – . Fattore determinante di questo cambiamento è la velocità delle relazioni umane prodotto dalla intensificazione dell’uso dell’intelligenza artificiale. In questa fase quelli che chiamiamo crisi, ad esempio della liberaldemocrazia, sono invece trasformazioni, adattamenti delle vecchie categorie alle nuove velocità.”All’evento hanno partecipato Alessandro Lanza, Direttore della Fondazione Eni Enrico Mattei, che ha aperto i lavori, Filippo Barberis, Capo di Gabinetto del Sindaco di Milano, e Pierangelo Fabiano, Segretario Generale di ICCH. A guidarci in queste trasformazioni, poi, Stefano Lucchini, Presidente dell’Advisory Board di ICCH, con il suo keynote speech. Tra gli interventi anche Alessandro Sallusti, direttore de Il Giornale, Mariagrazia Fanchi, Direttrice Alta Scuola in Media Comunicazione e Spettacolo dell’Università Cattolica. E in video collegamento Padre Philip Larrey, Professor of the Practice Department of Philosophy Boston College, Mariarosaria Taddeo, Full Professor of Digital Ethics and Defence Technologies Oxford Internet Institute University of Oxford – Dstl Ethics Fellow Alan Turing Institute London, e Luciano Violante, Presidente della Fondazione Leonardo. (AGI)