La città di Bari si è destata ieri mattina all’alba, avvolta da un’atmosfera carica di devozione e tradizione, per celebrare il santo che da secoli ne veglia i destini: San Nicola, Vescovo di Myra. Nel cuore della città vecchia, le prime luci dell’aurora hanno illuminato la maestosa basilica dedicata al Santo, le cui porte si sono aperte alle 4 per accogliere i pellegrini. La celebrazione eucaristica delle 5, presieduta dal rettore della basilica, padre Giovanni Distante, ha segnato l’inizio di una giornata che per Bari non è solo festa, ma rinnovo di una promessa d’amore verso il suo patrono. La partecipazione, come ogni 6 dicembre, è stata straordinaria: fedeli, viaggiatori e curiosi si sono riuniti sotto le volte della basilica, avvolti dal silenzio e dalla sacralità di un rito che unisce le generazioni. Ma la magia del giorno di San Nicola non si ferma ai confini del sacro. Quando le campane della basilica hanno smesso di suonare, la città si è riversata tra i vicoli antichi, dove l’odore della cioccolata calda e delle sgagliozze appena fritte ha accolto i passanti. È qui, tra le pietre secolari e le note degli zampognari, che la tradizione si fonde con la convivialità: un gesto semplice, come offrire un savoiardo o una tazza fumante, diventa un simbolo di comunità e appartenenza. Il primo raggio di luce ha illuminato il molo Sant’Antonio, dove, come da tradizione, ci sono state le fragorose “diane”: spettacolari fuochi d’artificio che salutano il giorno del santo con gioia. Poco dopo, la Fiaccolata Nicolaiana, partita da tre diversi punti della città, ha attraversato Bari in un simbolico abbraccio di luce, confluendo nel piazzale della basilica, dove i partecipanti sono stati accolti da padre Distante per un momento di preghiera collettiva. Le celebrazioni raggiungeranno il culmine questa sera, quando l’arcivescovo di Bari-Bitonto, monsignor Gi3useppe Satriano, presiederà la solenne messa delle 18. Un momento reso ancora più speciale dal primo gesto ufficiale del nuovo sindaco, Vito Leccese, che vivrà il suo primo San Nicola come primo cittadino. Sarà lui, a nome di tutta Bari, a consegnare le chiavi della città al santo protettore, un atto che suggella la profonda devozione che lega il popolo barese al suo patrono. Seguirà la processione per le vie della città vecchia, un fiume di candele e preghiere che attraverserà le strade intrise di storia, accompagnata dal ritmo cadenzato dei tamburi e dalle bandiere colorate della “Militia Sancti Nicolai”. A rendere ancora più suggestivo il momento, la partecipazione dei “Marinai della Traslazione”, custodi di un legame eterno tra Bari e il suo santo, giunto dal mare tanti secoli fa. Ma il 6 dicembre è anche l’alba del Natale per Bari. Questa sera, in piazza Ferrarese, il grande albero di Natale si accenderà, inaugranso ufficialmente il periodo più magico dell’anno. Il villaggio natalizio in piazza Umberto accoglierà i bambini con spettacoli, laboratori e la possibilità di incontrare Babbo Natale. In questa giornata, San Nicola non è solo un santo: è un simbolo di fede, tradizione e unità, un faro che illumina i cuori di chi vive la sua città e di chi, anche solo per un giorno, ne condivide il respiro. Bari, culla di storie e leggende, celebra così il suo patrono, rinnovando con amore e devozione un legame che il tempo non potrà mai spezzare. (AGI)