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Quindicenne suicida: acquisiti dati cellulari sequestrati

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E’ stata eseguita questa mattina, alla questura di Enna, l’acquisizione dei dati contenuti in 10 cellulari tra i quali quelli sequestrati ad alcuni minori nell’ambito delle indagini sul suicidio di una ragazzina di 15 anni avvenuto il 5 novembre a Piazza Armerina (Enna). Si tratta dell’accertamento irripetibile, al quale è stato presente il consulente di parte, nominato dalla famiglia della quindicenne. L’acquisizione dei dati è stata eseguita dal personale specializzato del Servizio centrale operativo della polizia di Stato di Roma. E’ stata effettuata oltre che sui cellulari di amici e coetanei della ragazza, anche sul Pc e sul cellulare della ragazzina, trovata impiccata dalla madre. Sui supporti informatici gli inquirenti cercano immagini o video dei quali si era parlato fin dalle primissime ore dal tragico gesto della studentessa. Si parla, infatti, di un video o, comunque di alcuni fotogrammi intimi della giovane che sarebbero circolati sulle chat dei coetanei e dei compagni di scuola. Tra le ipotesi formulate dalla procura per i minori di Caltanissetta, che ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio, c’è anche quella di revenge porn e diffusione di materiale pornografico. Sarebbe inoltre in corso, alla procura per i minori di Caltanissetta, l’audizione dei genitori della quindicenne. La madre della ragazzina ha sempre sostenuto che la figlia non si sarebbe mai tolta la vita, e in diverse dichiarazioni ha ipotizzato che sia stata uccisa. (AGI)