Le Aziende sanitarie territoriali pubbliche del Nord tendono a lavora meglio e di più rispetto a quelle del Sud con risultati visibili sul tasso di mortalità prevenibile. Questo è quanto si emerge dai dati aggiornati al 2023 del modello di valutazione multidimensionale della performance manageriale, presentati da Agenas in occasione del Forum risk management di Arezzo. Il documento rappresenta una fotografia rispetto all’attività di 110 aziende territoriali e 51 aziende ospedaliere. Riguardo le prime, il monitoraggio si basa sulla valutazione di 34 indicatori classificati in 6 aree (prevenzione, distrettuale, ospedaliera, sostenibilità economica-patrimoniale, outcome) e 12 sub-aree. I dati indicano, ad esempio, che nelle Asl delle regioni del Nord-Est si ha un livello alto di screening eseguiti, mentre in quelle del Centro e del Sud i valori sono mediamente più bassi. Differenze sostanziali anche sul fronte degli esiti. “La valutazione degli indicatori (mortalità prevenibile e trattabile) osserva come i tassi di mortalità siano molto più bassi al Centro–Nord con l’eccezione delle Asl della Regione Lazio rispetto al Sud”, si legge nel documento.
Sul fronte dell’assistenza distrettuale, la valutazione degli indicatori (dotazione dei servizi territoriali; cure primarie; presa in carico del territorio; ospedalizzazioni evitabili e il consumo di prestazioni di specialistica ambulatoriale) la situazione risulta essere molto omogenea a livello nazionale con la maggioranza delle Asl che risulta avere un livello di performance medio. Per quanto riguarda, invece, l’assistenza ospedaliera (degenza media nei reparti di medicina interna e geriatria; l’indice di fuga per prestazioni di media e bassa complessità; il rispetto dei tempi di attesa per gli interventi di colecistectomia, protesi all’anca, ginocchio e spalla) si evidenziano risultati variegati con il raggiungimento di alti livelli di performance sia al Nord che al Sud. Le regioni settentrionali tornano a primeggiare su quelle meridionali nella’area “Sostenibilità economico-patrimoniale”: la valutazione degli indicatori (costi pro-capite e l’indice di tempestività dei pagamenti) registrano performance maggiori nelle Asl del Centro-Nord rispetto a quelle del Sud. Bassi o molto bassi, con pochissime eccezioni, sono i livelli di performance, nelle Asl di tutta Italia, nell’area investimenti, intesa come capacità di rinnovamento tecnologico e stato del patrimonio. (AGI)