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Romania: Paese al voto, ombra estrema destra su Ue e Nato

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In Romania si vota per il primo turno delle elezioni presidenziali in un clima sociale teso che potrebbe favorire il candidato di estrema destra e segnare una svolta nel Paese dell’Europa orientale. Tra i 13 candidati, il leader del partito Aur (Alleanza per l’Unità dei Romeni), George Simion, 38 anni, sembra in grado di proiettarsi al secondo turno, secondo i sondaggi che gli attribuiscono dal 15 al 19%, contro il 25 per cento per il favorito, l’attuale primo ministro socialdemocratico (Psd) Marcel Ciolacu, 56 anni. Con il suo discorso appassionato dai toni mistici e cospiratori, Simion ha capitalizzato, secondo gli esperti, la rabbia dei romeni impoveriti dall’inflazione record (10% l’anno scorso, 5,5% previsto nel 2024). Il suo passaggio al secondo turno, previsto per l’8 dicembre, sarebbe un colpo per questo fedele Stato membro dell’Ue e della Nato, di 19 milioni di abitanti, che finora ha resistito alle posizioni nazionaliste, prendendo le distanze dall’Ungheria o dalla Slovacchia. I seggi elettorali aprono alle 7 e chiudono alle 21. Subito dopo sono attesi gli exit poll. (AGI)