I prezzi del petrolio sono stabili sui mercati asiatici e sostengono i recenti guadagni come risultato dell’aumento del premio di rischio geopolitico a seguito dell’escalation nella guerra Russia-Ucraina. I future sul Wti sono scambiati a 69,26 dollari al barile (+0,04%), quelli sul Brent a 73,28 dollari (-0,02%).
Kiev ha lanciato il suo primo attacco missilistico su una regione di confine russa utilizzando armi fornite dall’Occidente, mentre il presidente Putin ha ampliato la dottrina nucleare della Russia per consentire una risposta atomica agli attacchi convenzionali. Tuttavia, le preoccupazioni si sono attenuate dopo che l’Aiea ha annunciato che l’Iran ha accettato di sospendere l’arricchimento dell’uranio di grado quasi militare, riducendo potenzialmente le tensioni in Medio Oriente. Inoltre Hezbollah avrebbe accettato una proposta degli Stati Uniti per un cessate il fuoco con Israele.
Nel frattempo, poi, Equinor ha ripreso la produzione parziale nel campo di Johan Sverdrup, il più grande giacimento petrolifero dell’Europa occidentale. Infine i dati Api hanno mostrato un forte aumento di 4,8 milioni di barili nelle scorte di petrolio greggio degli Stati Uniti la scorsa settimana, superando di gran lunga l’aumento previsto di 0,8 milioni di barili. (AGI)